Nella penultima giornata di test pre-stagionali a Barcellona ha fatto la propria improvvisa apparizione "Halo", il sistema commissionato dalla FIA con l'obiettivo di garantire maggiore sicurezza alla parte più esposta e vulnerabile del pilota: la testa. Erano appena passate le 9:00 quando la Ferrari di Kimi Raikkonen ha lasciato il proprio box equipaggiata dal vistoso elemento "accessorio" che ha subito destato enorme attenzione e curiosità. Se dal punto di vista estetico la sensazione è stata quasi unanimemente negativa, le prove specifiche sono ancora in fase di svolgimento per quanto riguarda l'efficacia di questo strumento, che la Federazione ha ribadito nei giorni scorsi di voler introdurre già a partire dalla prossima stagione. 

L'esigenza di garantire maggiore protezione all'abitacolo ha scaturito nel corso degli scorsi mesi la nascita di diversi progetti attualmente al vaglio, con quello provato per la prima volta oggi nel corso di un test ufficiale che è stato al momento prescelto dalla Commissione Sicurezza. Allo studio, infatti, vi sarebbe anche una soluzione dotata di parabrezza che la Red Bull starebbe contemporaneamente portando avanti per conto proprio, ma che al momento non avrebbe ancora ricevuto il placet da parte della Federazione. Mostrato da vicino ai media nella sala stampa dell'autodromo catalano dallo stesso Alberto Antonini, Responsabile Comunicazione Ferrari, il sistema rappresenta per ora un semplice prototipo messo a punto dalla stessa casa di Maranello, realizzato in carbonio e al momento ancora privo della cosiddetta apertura "a cerniera" mostrata in alcune precedenti rappresentazioni grafiche. Da questo punto di vista, però, non è detto che la soluzione definitiva possa prevedere una soluzione di questo tipo (il prototipo di oggi è stato infatti "fissato" al telaio), per via della possibile rottura del punto di aggancio in caso di impatto.

Il prototipo, che oggi ha ricevuto l'ok dallo stesso Kimi Raikkonen per quanto riguarda l'aspetto legato alla visibilità del pilota, verrà provato nuovamente da Sebastian Vettel nella giornata di domani, probabilmente non soltanto nel corso di un installation lap bensì durante un giro lanciato. Al di là dei dubbi sull'estetica e delle (necessarie) migliorie da apportare al progetto, una cosa è certa: la salvaguardia dei piloti deve necessariamente passare anche attraverso l'adozione di un sistema che protegga maggiormente la testa in caso di urti accidentali contro detriti di grosse dimensioni. Una misura assolutamente necessaria se si vuole evitare di dover fare i conti con altre tragedie come quelle di Henry Surtees e Justin Wilson.

Da Barcellona - Marco Privitera