Nonostante sia arrivato al termine di una stagione a dir poco disastrosa, Fernando Alonso non si è fatto di certo mancare qualche gustosa "uscita" che lo ha posto al centro dell'attenzione, compensando così gli scarsi risultati ottenuti con la McLaren attraverso dichiarazioni "forti" e mai banali.  Tra team radio sarcastici o meno, frecciatine o vere e proprie bordate, sarebbe quasi possibile fare un collage dei “migliori” momenti di San Fernando da Oviedo, in questo suo Annus Horribilis con il team di Woking.

 

Anche l'ultimo weekend di Abu Dhabi non è stato da meno, con Alonso che ha malinconicamente chiuso la gara soltanto davanti alle due Manor, non senza però essersi fatto notare anche nelle interviste post-gara. Ma con chi ce l’avrà avuta questa volta il pilota spagnolo? Ovviamente con la Formula 1 stessa, in merito a due campionati in netta crescita di popolarità rispetto alla categoria regina dell’automobilismo: WEC e MotoGP. Dopo essersi preso una penalità a suo modo di vedere quantomeno ingiusta, l’asturiano a fine gara ha lanciato questo allarme: “Vediamo le tribune mezze vuote in questo e in molti altri circuiti, e ci sono campionati che ci stanno superando come WEC e MotoGP...E noi pensiamo a rendere le vetture più rumorose. Credo ci voglia un po' di buon senso. La F1 si dovrebbe chiedere se il problema è il sound o altro a darci sempre meno spettatori. In una stagione così, dovrebbero chiedersi cosa stanno facendo, perché non vedo le stesse cose nel WEC, nella MotoGP o in altre categorie più divertenti della nostra. Dobbiamo rivedere molte cose”

Parole che dovrebbero suonare come un campanello di allarme alle orecchie di chi organizza e gestisce il Circus della Formula 1, ma che purtroppo saranno destinate a cadere nel dimenticatoio dopo una stagione già ampiamente indirizzata e decisa dopo solamente poche gare. 

Alonso ha toccato un punto nevralgico della questione: lo spettacolo. Ogni anno si parla sempre di aumentare lo show modificando qua e là delle cose, ma si arriva sempre al punto di vedere gare piatte e già decise nei primi giri o dalle soste ai box. L’altra questione è l’affluenza di pubblico: tra gare in posti sempre più sperduti nel mondo, biglietti di ingresso sempre più costosi e regolamenti poco chiari, anche il pubblico comincia a stufarsi e indirizzarsi verso altre categorie decisamente più spettacolari come il WEC e la MotoGP.

Chissà se questa volta il buon Fernando verrà ascoltato dai piani alti del Circus della Formula 1, o se le sue parole rimarranno lì e "moriranno" dopo pochi mesi. Fernando e il pubblico si aspettano che qualcosa venga fatto in termini di spettacolo e affluenza: non lasciamo che le sue parole rimangano inalscoltate.

Marco Pezzoni