Una notizia che farà molto piacere a tutti gli appassionati. Dopo essersi concluso il Gran Premio d'Azerbaijan dominato in lungo e in largo dalla Red Bull a causa dei problemi tecnici delle due Ferrari, l'amministratore delegato della Formula 1 Stefano Domenicali avrebbe preso un volo per il Sudafrica per trattare a riguardo del rientro in calendario del GP del Sudafrica.

L'ex team principal della Ferrari, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, si troverebbe a Sandton, quartiere finanziario della città di Johannesburg, proprio per riportare il mondiale di F1 in Africa, continente su cui non si corre dall'ormai lontano 1993. Da diverso tempo infatti piloti e team, oltre agli stessi dirigenti del gruppo F1, spingono per tornare a correre sul tracciato di Kyalami, circuito ricco di storia.

Dalla F1 all'Intercontinental GT Challenge

Kyalami è senza ombra di dubbio una delle piste di maggior rilievo nel continente africano. L'autodromo si trova a Midrand, in una delle province più ricche del Paese, a oltre 1500 metri sul livello del mare. È caratterizzato da numerosi saliscendi che regalano molto divertimento sia per chi guida sia per chi guarda le vetture sfrecciare sull'asfalto. L'ultimo Gran Premio valido per il mondiale di Formula 1 fece da inaugurazione per la stagione 1993, gara che venne vinta da Alain Prost su Williams.

Ad oggi, il tracciato ospita ancora alcuni eventi di caratura internazionale, come l'Intercontinental GT Challenge. Tuttavia, non accade di rado che alcuni team decidano di saltare quest'appuntamento proprio a causa delle grosse spese di logistica. Gli appassionati ricorderanno ad esempio la 9h di Kyalami 2021 a cui presero parte solamente 10 equipaggi.

Domenicali ci prova, il Sudafrica in calendario dal 2023

La sensazione è quella che Stefano Domenicali voglia inserire in calendario il Gran Premio del Sudafrica già a partire dal 2023, portando quindi gli appuntamenti da 23 a 24. Sempre sperando che la Cina mantenga i propri impegni nonostante le difficoltà post pandemia. Si tratta di uno sforzo notevole per tutti i team, soprattutto a causa della logistica. Questo sarebbe l'unico evento in Africa, motivo per cui si dovrebbe pianificare il tutto con largo anticipo e i costi, lo abbiamo detto precedentemente, non sono da sottovalutare.

La certezza è che finalmente, dopo moltissimi anni, avremmo un vero mondiale, corso nei 5 (o 6 che dir si voglia) continenti. Inoltre, il fascino di Kyalami regalerebbe a tutti gli spettatori un GP che potrebbe suscitare diverse emozioni, ripercorrendo magari i ricordi dei grandi duelli del passato.

Francesco Torrente