Dall’incubo di Andora 2011 alla giornata di test collettivi dell’Ungheria. Sei anni difficili per il pilota polacco, tante le operazioni e le difficoltà superate. Un percorso non da poco, che l’ha visto impegnato in una riabilitazione continua, sino all’impegno sempre più costante nel mondo del rally. Lo stesso mondo che aveva quasi messo fine alla sua promettente carriera. Proprio la continua presenza dietro al volante aveva spinto la Renault a rimetterlo in pista durante una giornata di test privati prima e quella ufficiale poi. Con l’ingaggio di Sainz jr. la stessa casa francese ha di fatto chiuso le porte al 32enne ex-BMW, costretto a tentare il clamoroso rientro con l’aiuto del Campione del Mondo in carica Nico Rosberg.

Il vincolo del braccio destro. Da sempre mosso dall’affermazione, “se torno nel paddock lo faccio per correre”, il polacco ha dimostrato velocità e costanza da vendere anche con le nuova vetture 2017. Più larghe, più complicate da guidare, certamente diverse alle ultime che guidò prima dell’incidente. Il reale vincolo e dubbio sull’impegno di Kubica resta la mobilità del braccio destro, rimasto parzialmente “danneggiato” dall’incidente. Mobilità e resistenza determinanti in tracciati impegnativi come Montecarlo, Singapore o Baku, ma non solo, layout che comportano angoli di sterzo non di poco conto.

L’interesse da parte della Williams. Come detto, dopo il dietrofront della Renault, Robert Kubica è alla ricerca di un sedile per la prossima stagione, cosa affermata anche dallo stesso iridato Nico Rosberg. Recentemente il team britannico si è mosso nella direzione del polacco, organizzando ben due giorni di test privati in programma dopo il weekend di Suzuka. Silverstone e ancora Hungaroring saranno le location della due giorni valutativa. Mossa di mercato da parte della Williams, propensa a rivedere la sua line-up per la prossima stagione dove, molto probabilmente, non dovrebbe più rientrare Felipe Massa. Il brasiliano, ritiratosi in un primo momento a fine 2016, è stato richiamato proprio dal team per via del domino creato dal ritiro di Rosberg ed il conseguente ingaggio di Bottas in Mercedes. Un ruolo da “coach” quello di Massa per il quasi ex-rookie Lance Stroll, ormai consistente nel complesso del weekend. L’eventuale arrivo di Kubica comporterebbe una possibile subordinazione allo stesso canadese, anche per via delle ingenti cifre di denaro garantite dal padre di Stroll.

Paul Di Resta primo rivale. Sulla strada del polacco, l’ennesimo ostacolo è rappresentato dal pilota scozzese. Terza guida Williams, Di Resta ha preso parte quasi in maniera inaspettata al Gran Premio d’Ungheria dopo il forfait di Massa. Proprio la gara convincente, con tempi poco inferiori a quelli del giovane compagno, hanno portato il team a prendere in considerazione anche lui per il 2017. L’ex Force India sarà infatti presente in Ungheria dove dividerà l’abitacolo Kubica per dare un termine di paragone. Soltanto il banco di prova migliore saprà dirci sei il ritorno di Robert Kubica sarà fattibile o meno: la parola alla pista.

Simone Corradengo

 

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