Helmut Marko nasce il 27 aprile 1943 a Granz (Austria). Durante il periodo scolastico conosce il futuro campione postumo Jochen Rindt, con cui stringe un solido rapporto di amicizia. Nel 1967 prende la laurea in legge e nello stesso anno fa il proprio debutto come pilota nella Formula Vee. Due anni dopo passa nella Formula 3 tedesca e fa il suo esordio negli sport prototipi, partecipando alla 1000 km dell’Osterreichring, Nürburgring e Daytona, partecipando inoltre alla 24 ore di Le Mans e terminando in terza posizione.

Le sue prestazioni vengono notate dalla BRM, che lo arruola come quinto pilota per la stagione 1971 di Formula 1. In questa stagione fa il debutto nella gara di casa al volante della vecchia BRM P153-B. Parte in 17° piazza, ma durante la gara riesce a recuperare diverse posizioni fino a raggiungere l’undicesima al traguardo. Partecipa ad altre gare ufficiali del Mondiale di Formula 1, senza però ottenere risultati a punti nel Gran Premio del Canada, in quello degli Stati Uniti e ritirandosi nel Gran Premio d’Italia.

Fuori dalla Formula 1 e con una Lola T212 messa a disposizione da Karl Von Wendt conquista l’Auvergne Trophy, la Cape 3 Hours e tre round del campionato di Formula 2. Partecipa nuovamente alla 24 ore di Le Mans grazie al supporto della Porsche insieme a Gijs Van Lennep con la Porsche 917K e ottiene la vittoria assoluta in quella gara.

Per la stagione 1982 è confermato dalla BRM in Formula 1 grazie al sostegno della Philip Morris. Le prime due gare, il Gran Premio d’Argentina e il Gran Premio del Sud Africa, finiscono senza punti per Marko. Dopo aver saltato il Gran Premio di Spagna, corre il Gran Premio di Montecarlo, dove sotto la pioggia riesce ad ottenere un’ottava posizione. Corre con l’Alfa Romeo il mondiale Marche ottenendo il secondo posto nella Targa Florio e segnando nella storica gara il tempo record alla media di 128,253 km/h. Ottiene il secondo posto nella 1000 Km di Osterreichring e il terzo posto alla 1000 km di Daytona e in quella del Nurburgring.

Durante queste gare, Marko viene contattato da Enzo Ferrari che gli offre un contratto per la stagione 1973, per correre sia la Formula 1 sia il mondiale marche. Sembra essere la svolta per Marko, ma il destino ha decide di giocare un brutto scherzo nel Gran Premio di Francia del 1972. Sul circuito di Clermont - Ferrand, Marko sta inseguendo Emerson Fittipaldi sulla Lotus Ford, quando la ruota della monoposto del brasiliano "spara" un sasso che finisce per colpire la visiera di Marko. Il pilota austriaco riesce a fermare la vettura senza incorrere in un incidente, poco prima di perdere conoscenza. 

La sua carriera come pilota termina con la perdita della vista nell’occhio sinistro, ma Helmut continua a restare nel mondo delle corse nel ruolo di team manager. Fonda due team in Formula 3 e Formula 3000 per aiutare giovani piloti austriaci a entrare nel mondo delle corse e tra questi piloti spicca il nome di Gerhard Berger. In seguito, questo team passa di proprietà alla Red Bull nel 1999 e dallo stesso anno Marko diventa capo del programma sviluppo giovani piloti, carica che occupa ancora oggi.

Chiara Zaffarano

 

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