Una gara dai mille volti, dove la Ferrari ha pagato scelte strategiche disastrose che hanno permesso a Red Bull e Mercedes di monopolizzare il podio. Il Gran Premio d'Ungheria vede sorridere Max Verstappen, scattato dalla decima posizione in griglia e incredibilmente primo sotto la bandiera scacchi. Lewis Hamilton e George Russell si piazzano alle spalle del vincitore, mentre il Cavallino deve accontentarsi di una mesta quarta e sesta posizione con Sainz e Leclerc, al termine di una Domenica in cui le strategie del muretto box hanno nuovamente tarpato le ali ai due piloti.

VERSTAPPEN, GIOIA E FUGA IRIDATA

Tutto e il contrario di tutto. La gara di Budapest ha recitato tanti copioni diversi, nell'arco di 70 giri costellati da sorpassi su un tracciato storicamente ostico alle manovre di attacco. A vincere è un perfetto Max Verstappen, che in Ungheria riscatta alla grande delle qualifiche difficili andando a cogliere l'ottavo centro stagionale e prendendo il volo nel Mondiale. Partito dalla decima casella in griglia, l'olandese si è ben presto portato a ridosso delle posizioni di vertice, potendo usufruire di una strategia perfetta grazie alla quale ha beneficiato di un undercut in occasione della seconda sosta. Per lui anche il brivido di un testacoda, in seguito al quale ha ceduto solo temporaneamente la posizione a Leclerc, prima di gestire la gara nel finale con la sola incognita della pioggia a minacciarlo.

MERCEDES FA IL PIENO

Gara da incorniciare anche per la Mercedes che, dopo aver ottenuto ieri la pole position con Russell, si aggiudica un doppio podio che certifica la sua grande crescita. Il giovane britannico ha comandato nella prima parte di gara con gomme Soft, prima di cedere il passo ad un arrembante Leclerc dopo la prima sosta. Le scelte errate da parte del muretto box Ferrari hanno poi consentito a Russell di riprendersi la posizione nel finale, prima che quest'ultimo fosse costretto ad inchinarsi di fronte ad uno scatenato Lewis Hamilton, artefice di una prova tutta in crescendo.

FERRARI, UNA GARA INSPIEGABILE

Le note dolenti arrivano da casa Ferrari, incredibilmente giù dal podio dopo essere partita dalla seconda e terza piazza. Una serie di errori strategici ha compromesso la gara dei due piloti, nel corso di una gara in cui anche la F1-75 ha mostrato di non avere il passo auspicato alla vigilia. Dopo una prima sosta volta a "marcare" Russell (nonostante quest'ultimo fosse partito con la Soft), Leclerc si è visto montare la gomma Hard, nonostante quest'ultima si fosse dimostrata poco performante sin dal primo giorno.

Il monegasco è stato poi persino richiamato ai box per la terza sosta, ma la Soft nel finale non gli ha concesso la possibilità di agguantare la quinta piazza di Perez. Gara sfortunata anche per Sainz, alle prese in entrambi i pit-stop con qualche intoppo che lo hanno visto perdere secondi preziosi. In ogni caso, la pausa estiva dovrà necessariamente portare i vertici di Maranello ad una profonda riflessione, vista l'ennesima gara buttata al vento principalmente per gli errori strategici.

GLI ALTRI: ALPINE A PUNTI, BENE VETTEL

Per quanto riguarda la gara degli altri, Norris ha chiuso in settima posizione davanti alle due Alpine di Alonso e Ocon, penalizzate anch'esse dalla scelta della gomma dura. A chiudere la zona punti un ottimo Sebastian Vettel, subito davanti al compagno Stroll e all'Alpha Tauri di Gasly. Unico ritirato Valtteri Bottas, fermatosi nel finale per un guaio tecnico. Adesso spazio per la pausa estiva, con il Circus della Formula 1 che rientrerà in azione a fine Agosto sul circuito di Spa Francorchamps. In un campionato ormai sempre più indirizzato verso Verstappen e Red Bull, dopo l'Ungheria forti di un vantaggio rispettivamente di 80 e 97 punti nei confronti di Leclerc e Ferrari.

Marco Privitera
La classifica finale del GP Ungheria