E’ stata un’altra domenica di sofferenza per le due Ferrari, con Sebastian Vettel che ha chiuso in sesta posizione mentre Charles Leclerc solo 11°, appena fuori dalla zona punti. Il leggero miglioramento visto nel giro secco in qualifica, con la terza fila monopolizzata, è svanito in gara, con enormi difficoltà di entrambi i piloti (Leclerc in particolare) a portare in temperatura e poi gestire le gomme. A sorprendere, è stata soprattutto la mancanza di ritmo in gara, mentre nell’analisi del passo di venerdì si era in qualche modo trovato uno spiraglio. C’è poco da salvare dal weekend ungherese, se non il buon stato di forma di Vettel. Vettel trova la zona punti Nonostante tutte le difficoltà di giornata, Sebastian Vettel è riuscito se non altro a portare a casa otto punti in una gara pessima per la Ferrari. Cauto in partenza, dopo il fattaccio di Spielberg, Seb è poi rientrato ai box al terzo giro per montare le gomme medie; lo stop è stato molto lungo a causa della confusione in pit lane, ma la scelta ha pagato, almeno rispetto al team mate. Al rientro in pista, si è trovato a lottare con Alex Albon, da cui ha inizialmente perso la posizione a causa di un lungo in curva 12. Una volta passato Leclerc, poi, Seb ha potuto cominciare a mostrare un buon ritmo, facendo segnare alcuni giri veloci, quando ormai però i primi erano già lontani. Al 30° giro, l’ultima sosta per montare il set di gomme bianche che ha tenuto fino alla fine. Negli ultimi giri, però, le dure montate così presto non hanno retto, e Albon è riuscito a riprendersi la posizione persa nelle tornate precedenti. Fortunatamente per la Ferrari, anche Perez dietro ha avuto difficoltà con le coperture, così non ha potuto attaccare il tedesco nel finale. Vettel è risultato il primo pilota doppiato dal dominatore Hamilton, altro smacco per la Rossa. “Lo sapevamo da ieri, non mi ha certo stupito”, ha dichiarato Seb dopo la gara. C’è veramente poco da aggiungere. Il calvario di Leclerc                                               E’ stata una domenica da dimenticare per Leclerc. Il monegasco della Ferrari è stato sonoramente battuto dal team mate, finendo 11°, fuori dalla zona punti. Certamente, Charles non ha trovato il feeling giusto con il set up della sua SF1000 per tutta la gara, ma a penalizzarlo fortemente è stata la scelta delle gomme soft al primo pit stop  dopo due giri. Come evidenziato già nelle prove del venerdì,infatti, dopo pochi giri sono emersi enormi problemi di graining che non gli hanno permesso di spingere. Sprazzi di classe sono comunque emersi nella guida del monegasco, soprattutto nelle difese ai danni di Albon, Norris e Sainz. La superiorità delle altre vetture, però, non gli ha permesso di stare loro davanti, e anche lo spagnolo nel finale lo ha passato. Il passaggio alle dure, anticipato al 21° giro, non ha portato gli effetti sperati, e Charles ha continuato a lottare con la sua SF1000 fino alla fine. Leclerc ha sicuramente il merito di averci provato, di aver lottato fino alla fine per portare a casa almeno qualche punto; il fatto di non riuscire a raggiungere la Haas di Magnussen, però, mette in luce difficoltà non certo sue. La sfortuna, inoltre, oggi ha voluto che la scelta di montare le gomme morbide sia stata infelice, mettendo subito un serio freno alla prestazione finale. In definitiva, un’altra giornata negativa per le due Ferrari, che sembra essere ben lontana dal risolvere i problemi di una macchina nata indubbiamente male. Gli sviluppi non hanno portato gli effetti sperati, e tutto a Maranello sembra essere ormai in discussione.   Nicola Saglia