E' stato un GP Stati Uniti a due facce quello di Austin per la Ferrari che lascia il suolo americano con il podio conquistato da Charles Leclerc, autore di una strepitosa rimonta dalla P12 di partenza, ma anche con tanti rimpianti per il ritiro di Carlos Sainz, dopo un contatto con George Russell, che scattava dalla pole position conquistata ieri.

ADDIO AL MONDIALE COSTRUTTORI

Non è bastato il terzo posto del monegasco per tenere vive le speranze (già ridotte al lumicino) di titolo Costruttori, visto che la contemporanea vittoria di Max Verstappen ha chiuso i giochi con tre gare di anticipo. Una giusta conclusione per quanto visto nel corso di tutta la stagione fin qui disputata, dove la Ferrari pur sembrando in alcune piste addirittura superiore alla Red Bull non è riuscita a capitalizzare questa superiorità incappando a più riprese in errori macroscopici sia dei propri piloti ma soprattutto a livello strategico con strategie del muretto molto spesso piuttosto discutibili.

CHARLES LOTTATORE

L'unica nota lieta del weekend texano è rappresentata dal monegasco che dopo aver ottenuto la seconda piazza in qualifica, poi tramutata in P12 per la penalità dovuta alla sostituzione per i componenti della sua power unit, si è cimentato in una rimonta, favorita anche dalla Safety Car, che lo ha portato a conquistare l'ennesimo piazzamento a podio che gli permette di riprendersi la seconda piazza nella classifica iridata. Anche se i rimpianti rimangono eccome in una stagione dove anche il monegasco ha dimostrato in alcuni frangenti di dover ancora fare quello scatto utile per poter conquistare il titolo.

PROBLEMA DEGRADO

Anche ad Austin Leclerc ha dovuto fare i conti con un degrado eccessivo dei suoi pneumatici, problematica che non gli ha permesso di reggere l'onda d'urto rappresentata da Verstappen che, una volta persa la posizione per un'incertezza ai box nel corso della sosta, ci ha messo poche tornate per superare il monegasco e distanziarlo. Una problema da risolvere assolutamente in vista della prossima stagione in cui Charles avrà come obiettivo la conquista dell'iride: "Sono soddisfatto per certi versi, perché partivamo indietro e abbiamo fatto una bella rimonta. Ma se guardiamo la gara è stata un pò deludente, avevamo il passo ma poi abbiamo avuto troppo degrado durante la gara. Ci lavoreremo su. Ma alla fine fare terzo partendo 12° non è male. Questa è stata una gare tra le più dure, poi a maggior ragione con il degrado diventa ancora più difficile gestire. Ma è stata una bella gara, abbiamo avuto bei duelli con Checo e con Max. Dobbiamo continuare a lavorare per dare loro più filo da torcere durante i finali di gara. Essere pilota Ferrari è una fortuna, ma dobbiamo continuare a spingere. Speriamo di vincere l’anno prossimo. Non abbiamo aggiornamenti in programma per il Messico".

SAINZ SUBITO FUORI

Di tutt'altro umore Carlos Sainz. Lo spagnolo, che partiva dalla pole position, ha perso immediatamente la prima posizione a vantaggio di Verstappen, venendo poi a contatto con Russell terminando la sua gara ai box. Altra gara incolore per il #55 che, dopo Suzuka, non ha terminato la gara replicando lo zero accusato a Suzuka. Deluso e arrabbiato Sainz che ha sottolineato come la Ferrari abbia avuto quest'anno particolari problemi con le partenze: "Sono molto arrabbiato e deluso, questa è la seconda gara consecutiva che finisco senza neanche fare un giro. Ero in battaglia con Max e da dietro arriva uno che non era neanche in battaglia con noi spingendomi fuori, è frustrante! La penalità di cinque secondi non è sufficiente comparata con il mio ritiro, ma non voglio valutare le penalità della FIA. Io non sono partito male, è Max che è partito benissimo. Qui ad Austin non sappiamo perché ma la P2 parte meglio della P1. Inoltre noi sappiamo quest’anno di avere un problema nelle partenze con questa macchina".

CHIUDERE LA STAGIONE IN CRESCENDO

Quali obiettivi per la Ferrari nelle tre gare che restano per concludere la stagione 2022? Sicuramente cercare di finire in crescendo, magari tornando alla vittoria che a Maranello manca dal GP Austria dello scorso luglio, cercando già di ottimizzare il lavoro in vista del 2023. Ma soprattutto cercare di limare tutte quelle incertezze che, al di là della superiorità evidente della Red Bull, hanno declassato da ottimo a buono il campionato della Rossa ritornata alla vittoria di un GP dal 2019.

Vincenzo Buonpane