Nella prima giornata del Gran Premio di Spagna di F1 un dato è balzato agli occhi di tutti gli addetti ai lavori. Max Verstappen è stato il vero e proprio dominatore di questo venerdì, lasciando le briciole agli avversari; alle sue spalle, invece, la situazione sembra essere molto più in fermento. Al momento resta abbastanza indecifrabile la prestazione in casa Ferrari, con il team di Maranello che solo nel pomeriggio ha montato gli aggiornamenti anche sulla vettura di Leclerc. In mattinata, invece, il monegasco aveva girato nella configurazione precedente delle pance, risultando leggermente più veloce del team mate Sainz.

Max in totale controllo, Perez non brillante

Verstappen, oggi, è parso veramente imperturbabile. È lui il padrone assoluto di questa F1, e anche a Barcellona è parso voler mettere in chiaro subito quale sia la situazione. In entrambe le sessioni l’olandese è stato il migliore, andando a prendersi il miglior tempo in 1:13.907 nel pomeriggio. Le simulazioni, con l’eliminazione dell’ultima variante, ipotizzavano alla vigilia la pole in 1:13.4. Vedendo il tempo di Max, oggi, quel tempo non sembra essere assolutamente lontano.

Ma quello che forse spaventa di più i rivali è il ritmo mostrato sul passo gara. Una serie di giri infinita sempre sul piede del 1:19, con la mazzata fatta segnare allo scadere dell’ultima sessione di giornata. 1:18.679 il crono registrato con gomme rosse utilizzate per dodici passaggi: imprendibile per tutti gli altri.

A partire dal team mate Perez, secondo in mattinata ma disperso nel pomeriggio. Il messicano sembrava essere più positivo al mattino, mentre nel pomeriggio catalano si è trovato quarto, pur rimediando “solo” tre decimi dal team mate. Nel complesso, rispetto a Verstappen, Checo sembra non avere la brillantezza necessaria per andare a intimorirlo, almeno in questo inizio di weekend.

Ferrari: un buon passo, ma il pacchetto è da valutare domani

Difficile andare a dare un giudizio sul lavoro svolto da Ferrari sulle evoluzioni portate a Barcellona. Entrambi i piloti le hanno avute a disposizione nel pomeriggio, mentre in mattinata solo Carlos Sainz le aveva portate in pista. In entrambe le sessioni disputate, Leclerc è stato leggermente più veloce del pilota di casa sulla simulazione di giro veloce, anche se di pochi centesimi.

Ma i segnali più incoraggianti la vettura di Maranello li ha lanciati nella simulazione di passo gara svolta nel pomeriggio. Qui, infatti, Leclerc è stato spesso il pilota più vicino in termini di prestazione cronometrica a Max Verstappen, girando sull’1:19 per diversi passaggi. Certo, difficile capire quali siano i carichi di benzina a disposizione e quali i settaggi del motore; domani, tra FP3 e qualifica, avremo forse qualche indicazione in più.

Alonso resta il favorito per il podio

Parlando degli altri protagonisti in pista in questa F1, non vi è dubbio che il favorito per un gradino sul podio dietro le vetture di Milton Keynes sia sempre Fernando Alonso. Dopo una mattinata non facile, l’asturiano, alla sua gara di casa, ha messo a segno un secondo posto nelle FP2 che è sembrato riportargli il sorriso. Anche il passo gara, fisso sull’1.19, unico insieme a Verstappen e Leclerc, permette agli uomini Aston Martin di mostrare un cauto ottimismo.

La sorpresa di giornata è stato sicuramente Nico Hulkenberg, che ha portato la Haas al terzo posto, mentre Esteban Ocon ha confermato quanto di buono mostrato a Monaco. Più in difficoltà le due Mercedes, con Hamilton e Russell spesso intenti a lamentarsi per il troppo bottoming all’ingresso della New Holland, tornata ad essere la velocissima piega che era in passato.

Insomma, in questo venerdì (e in questa F1) dominato da Max Verstappen la lotta per il podio pare essere accesa, con Perez da un paio di gare poco brillante. Vedremo tra domani e domenica se gli aggiornamenti portati da Ferrari, votati alla guidabilità più che alla prestazione pura, porteranno i risultati sperati.

Nicola Saglia