Per la quarta pole del suo 2022, Charles Leclerc ha tirato fuori qualcosa di speciale dal cappello. Nonostante un errore all’ultima chicane nel primo tentativo, Leclerc ha saputo mettersi alle spalle uno sbaglio che poteva risultare cruciale e ha piazzato il colpo con un 1.18.750. Un giro assolutamente sensazionale che lo mette davanti a Verstappen in un momento chiave della stagione.

LECLERC FA LA MAGIA NEL FINALE

È stata una magia, perché Verstappen in quel momento si trovava in pole provvisoria e perché il primo tentativo si era concluso con un testacoda all’ultima chicane. Una conferma questa, perché Leclerc ha, sinora, dominato le classifiche del weekend con il miglior tempo in FP1, FP2 e FP3 prima della qualifica.

È stato un colpo da novanta, perché Charles è stato l’unico ad andare sotto l’1.19, dando così 3 decimi ad un Verstappen incapace di poter rispondere per una mancanza di potenza avvertita nel suo ultimo tentativo, e perché Barcellona notoriamente non è una pista da sorpassi e lo stesso Leclerc ne è consapevole.

“Sono in una posizione forte in partenza” – ha detto Leclerc a caldo – “Nelle ultime due gare però abbiamo faticato rispetto alla Red Bull con la gestione delle gomme e Max è alle spalle, se non sapremo gestire bene gli pneumatici, perderemo la vittoria”. Nel giro buono, Leclerc ha segnato un primo settore molto vicino a quello di Max prima di fare la differenza specialmente nel settore centrale dove ha fatto meglio di quasi tre decimi. Charles ha rischiato, ci ha provato e ce l’ha fatta e in questo momento non sarebbe utopia dire che è in assoluto il migliore della griglia sul giro secco.

RIMPIANTO VERSTAPPEN, MERCEDES C’È

Nulla da fare per Verstappen che si deve così accontentare della seconda posizione. Il campione del Mondo sembrava avere tutte le carte in regola per poter dare tanto filo da torcere a Leclerc e alla Ferrari, e ci è parzialmente riuscito, ma l’ennesimo problema alla PU (una perdita di potenza) lo ha costretto a soccombere. Verstappen può contare però su un gran passo gara, come visto ieri nelle libere, e sulla capacità di Red Bull di gestire meglio la gomma come visto nelle ultime gare.

Bene anche la Mercedes, che sembra essere tornata nei piani alti della griglia e che con Russell ha tolto a Pérez la seconda fila. Cosa da non sottovalutare in ottica gara, perché toglie a Red Bull una pedina con cui giocare, a livello di strategia, in gara per aiutare Verstappen nella sua lotta con le Rosse di Leclerc e Sainz (3°). Hamilton ha chiuso invece sesto: entrambe le Frecce d’Argento possono contare su un buon ritmo in configurazione gara e Russell prevede la possibilità di potersela giocare domani con le Ferrari.

I BOCCIATI: MALE ALONSO, DISASTRO ASTON MARTIN

Chiacchieratissima nel paddock per la versione B scesa in pista al Montmeló dalle pance molto simili alla Red Bull, la Aston Martin è stata in assoluto la delusione della giornata. Entrambe fuori in Q1, con 16° Vettel, incredulo via radio con un “mi stai prendendo in giro” rivolto al suo ingegnere di pista, e Stroll 18°, la AMR22B è stata considerata un buon miglioramento dal tedesco ma non sufficiente, in questo momento, per scalare la classifica.

Sul passo gara Aston Martin è sembrata essere l’ultima delle squadre di centro gruppo ieri e su una pista dove non è facile superare questo non può essere un segnale positivo. Tra le due Aston, domani ci sarà la sorpresa in negativo di oggi, Fernando Alonso. Frenato dal traffico nel suo out-lap per il secondo tentativo, poi abortito, Alonso ha comunque girato 8 decimi più alto del miglior riferimento fatto ieri: un disastro su tutti i fronti per l’asturiano che vede così condizionato, in negativo, un altro weekend in questo inizio di stagione parecchio sfortunato.