Difficile valutare di chi sia veramente la colpa di questo incidente, che anche la Direzione Gara ha valutato come un normale contatto di gara: il tedesco si è preso subito la testa della corsa, ma poi, nel difendere la sua posizione, ha portato l’inglese fuori pista, che si è girato ed ha colpito il compagno di squadra, con entrambe le vetture della scuderia di Brackley k.o. già al primo passaggio.

C’è da capire bene però, se il tre volte campione del mondo sia stato stretto in modo troppo brusco, oppure se sia stato lui a calcolare male i tempi per attaccare Nico. Secondo Niki Lauda, che ha parlato a caldo ai microfoni di Sky, la colpa è tutta di Hamilton: “Se devo trovare un colpevole dico Lewis, perché è stato lui ad attaccare. I piloti sono pagati per vincere le corse, non c’è troppa pressione su di loro. Ma guidare così è stupido”.

Molto più diplomatico Toto Wolff, che si è così espresso: "Non è colpa al 100% di uno o dell'altro e non è nemmeno un 50 e 50, forse uno ha un pò più di responsabilità dell'altro ma è difficile da analizzare. Rischio penalità? Capita se un pilota è al 100% responsabile, ma non è questo il caso. Abbiamo sentito la loro opinione, abbiamo detto loro che per noi è chiaro, vedremo dopo".

Il team principal della freccia d’argento ha poi detto la sua sul parere di Lauda: "Il suo è un punto di vista da pilota, ha l'istinto del pilota, per lui è bianco o è nero. Per noi è una situazione difficile, abbiamo perso 43 punti, e ci sarà qualcun altro che prenderà questi punti ed è questo che mi fa male. Pressione? C'è sempre, ma è positiva".

Il tutto è stato originato da una mappatura errata impostata sulla monoposto di Rosberg che, impegnato a maneggiare sul volante della propria monoposto, si è accordo con un pizzico di ritardo che Hamilton gli stava arrivando alle spalle con una velocità nettamente superiore. Il tedesco si è quindi portato progressivamente verso l'interno della pista, proprio dal lato in cui si era tuffato l'inglese, il quale si è ritrovato con le quattro ruote sull'erba resa viscida dalla pioggia di ieri e dunque impossibilitato a controllare la propria monoposto.

Solo in tarda serata arrivano le dichiarazioni ufficiali dei due piloti sul sito della scuderia. Hamilton: "Ho avuto uno start positivo ma ho pattinato leggermente dunque ho perso la leadership. All'altezza della curva 3 mi sono avvicinato molto velocemente a Nico, ho cercato di passarlo sul lato destro ma ho dovuto mettere le ruote sull'erba e a quel punto è successo quello che tutti avete visto. E' stato doloroso perdere una simile opportunità per il team, ma ora guardiamo a tornare più forti che mai a Monaco".

Nico Rosberg: "Ho avuto una grande partenza ed ero molto soddisfatto di essere riuscito a superare Lewis alla prima curva. In uscita dalla curva 3 mi sono reso conto di avere poca potenza a causa di una mappatura del motore selezionata nella posizione errata. Lewis si è avvicinato, dunque ho deciso di fare un chiaro e rapido movimento a destra per difendere la posizione. Sono rimasto molto sorpreso del fatto che Lewis abbia tentato di infilarsi ugualmente da quel lato. La cosa successiva che ho realizzato è che entrambi eravamo nella ghiaia e la nostra corsa era finita lì".

Al termine di questo Gran Premio, quindi, Rosberg conserva il primato in classifica, con ben 39 punti di vantaggio su Kimi Raikkonen, mentre Hamilton scende al terzo posto e quindi dovrà tentare di ricucire il gap a partire dal prossimo appuntamento a Montecarlo. ma la sensazione è che questo episodio sia destinato a lasciare strascichi ancora più profondi nel già difficile rapporto tra i due piloti.

Carlo Luciani

 

{jcomments on}