Dopo più di un anno dall'ultimo successo conquistato a Spa, Sebastian Vettel torna sul gradino più alto del podio precedendo, non senza polemiche, il compagno di scuderia Charles Leclerc e Max Verstappen. Giornata da dimenticare per le Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, solamente 4° e 5° al traguardo, mentre c'è gioia anche per Antonio Giovinazzi, a punti e per cinque giri anche in testa alla gara. Ma vediamo i voti ai protagonisti del Gran Premio di Singapore, quindicesima prova del Mondiale di F1.

Sebastian Vettel 10. Chissà da quanto aspettava questo momento Sebastian. Fin dal venerdì, comunque, dimostra di essere sullo stesso livello del compagno di squadra, sbagliando però nel suo ultimo tentativo in qualifica. In gara anticipa la sosta per coprirsi dall'undercut di Verstappen e si ritrova in testa, non mollandola più fino alla fine.

Charles Leclerc 9. In uno stato di grazia evidente, conquista una strepitosa pole position mettendo una seria ipoteca sul successo finale. Che gli sfuma dopo la sosta ai box, spegnendogli il sorriso mostrato nel post qualifiche. Ma il futuro è tutto dalla sua parte..

Max Verstappen 8,5. Massimizza il pacchetto che ha a disposizione, bruciando prima Bottas allo start e, successivamente Hamilton al pit. Poi, impossibilitato ad attaccare il duo rosso, si accontenta del terzo gradino del podio che, visti i presupposti, vale quanto una vittoria.

Lewis Hamilton 6. Solito mastino in qualifica, cerca fino alla fine di rovinare la festa in casa Ferrari. Nelle prime fasi di gara, prova a mettere pressione a Leclerc ma senza successo. Inspiegabile la scelta strategica del suo muretto che lo fa passare dal 2° posto al 4° e senza alcuna possibilità di lottare.

Valtteri Bottas 5. Altro weekend opaco per il finlandese che, una volta ottenuto il contratto, è come se avesse provato una sorta di appagamento. Preceduto da Verstappen sia in qualifca che in gara, si accoda alla volontà del team non attaccando il suo compagno di squadra. Eppure è secondo nel Mondiale...

Alexander Albon 6. Porta la macchina al traguardo, senza errori, ma è l'unica nota positiva del weekend. In qualifica rimedia un distacco di 1.2 secondi dalla pole position, in gara contiene il distacco solamente grazie alle Safety Car.

Lando Norris 8. Altra gara mostruosa per il rookie inglese. Parte 9° e conclude 7° in una giornata dove il suo compagno è bersagliato dalla sfortuna.

Pierre Gasly 7,5. Andato via dalla Red Bull è tornato ad essere quello che aveva convinto Helmut Marko a dargli il volante della vettura di Milton Keynes. E se ci tornasse nel 2020?

Nico Hulkenberg 7,5. Ancora in zona punti, per la terza volta consecutiva, non fa che alimentare i dubbi sulla sua situazione che, al momento, lo vede senza un volante per il 2020.

Antonio Giovinazzi 7,5. Gara consistente quella di Antonio che, al pari di quella di Monza, rafforza la sua posizione all'interno dell'Alfa Romeo e scaccia la presenza ingombrante di Hulkenberg. Guida la gara per 5 giri, un evento che non si verificava dal 30 agosto 2009, quando Giancarlo Fisichella guidò il Gp del Belgio sulla Force India.

Romain Grosjean 6,5. Parte 17° e sfiora la zona punti, festeggiando così il rinnovo di contratto con la Haas. Peccato per il contatto con Russell, in cui manda a muro il malcapitato pilota inglese.

Carlos Sainz 6. Autore di una grande qualifica, finisce in fondo al gruppo in seguito ad un contatto con Hulkenberg. La rimonta è di quelle da paura e ci manca poco che non finisca addirittura in zona punti!

Lance Stroll 5,5. Un altro weekend senza acuti particolari. E vedere lui con un sedile e Hulkenberg no, la dice lunga sulla situazione che regna nel paddock.

Daniel Ricciardo 6. Viene privato, ingiustamente a suo dire, di un ottimo 8° posto. In gara cerca una rimonta furiosa, ma ben presto deve cedere il passo a vetture più performanti della sua Renault.

Daniil Kvyat 4,5. Dietro a Gasly in qualifica, cerca in gara di recuperare posizioni. Risultato? Fa a sportellate con Raikkonen, spedendolo fuori, e finisce dietro al compagno di squadra.

Robert Kubica 5,5. Continua a non brillare anche se al sabato è di poco dietro al compagno di squadra. La gara è la solita agonia, con il solo Magnussen a seguirlo.

Kevin Magnussen 5,5. Dopo una discreta qualifica, ci si aspettava onestamente di più dal danese che, invece, si perde progressivamente. Si toglie lo sfizio del giro più veloce in gara, ma senza che questo gli valga punti, in quanto fuori dalla Top 10.

Kimi Raikkonen 5. Un pò opaco nelle ultime tre gare, ma ci può stare dopo che nella prima parte di stagione ha portato avanti lui la baracca.

Sergio Perez 5,5. Veloce e consistente come sempre e con buona possibilità di piazzamento a punti, ma deve ritirarsi per noie tecniche.

George Russell 6. Bene in gara come sempre fino al contatto con Grosjean.

Vincenzo Buonpane