Le prove libere del giovedì a Montecarlo riscrivono le dinamiche e lo svolgimento del normale weekend di gara, ma proprio per questo lasciano maggior tempo all'analisi e alla riflessione in vista della qualifica più importante dell'anno. Se la gara si vince per il 90% al sabato è infatti necessario capire cosa non ha funzionato nella Ferrari di Sebastian Vettel, staccata di 6 decimi dalle Red Bull, velocissime ma con mappature che sembrano più spinte della concorrenza.
 
Per questo pare che la potenza e i cavalli non siano un problema; il pilota tedesco in apparenza non è preoccupato dal ritardo: "Sono fiducioso in vista del weekend, è già capitato di vedere Red Bull molto veloci il venerdì, ma è difficile fare delle previsioni al momento. Credo che ci aspetti una qualifica tirata, dove vedremo dei divari molto ridotti". Queste le impressioni di Vettel, sicuro di poter spremere quei decimi in più che la sua macchina riesce sempre a tirare fuori in qualifica. Si è infatti detto e scritto di tutto e di più a proposito della presunta leva dietro il volante della Rossa di Vettel, che gli dovrebbe permettere di accedere al presunto bottone magico da qualifica, risposta del Cavallino ai magheggi messi in campo da Mercedes negli ultimi anni, che hanno permesso di monopolizzare molte qualifiche.
 
Ora la palla passa nelle mani della Ferrari, che fino a questo punto della stagione è stata la squadra più veloce e costante il sabato. Proprio la freccia d'argento di Hamilton è quella che insegue a pochi millesimi la Ferrari di Vettel, con una macchina però decisamente ancora non all'altezza del missile di Barcellona, che ha messo tutti in riga con distacchi consistenti. Entrambi i team stanno facendo l'impossibile per rendere le macchine manovrabili sul circuito più stretto e angusto del campionato, dove invece le Red Bull paiono trovarsi più a loro agio.
 
Ricciardo e Verstappen hanno guidato alla grande fra i muri stretti, mentre sia Vettel che Raikkonen hanno lamentato ancora un certo scivolamento ed entrambi non sono ancora contenti dell'assetto della loro SF71-H. Il finlandese fa parte anche lui del gruppo dei più vicini inseguitori a 7 decimi da Ricciardo ed è carico per ripetere la performace dello scorso anno che gli valse una pole position da urlo. Non sarà certo facile ripetere l'impresa quest'anno, perchè nel 2017 fu proprio la Ferrari l'outsider sia in termini progettuali che di prestazione ad adattarsi alla perfezione alle stradine monegasche, mentre oggi è il riferimento per tutto potendo vantare, nel complesso, ancora la vettura migliore. Una situazione sulla carta migliore ma decisamente delicata anche in chiave campionato, con l'attenzione al premio finale che deve necessariamente essere maggiore di qualunque vittoria domenicale.  
 
Per tutti questi motivi la gara si giocherà sulle strategie, sulle quali proprio la Ferrari è sembrata più in forma, sia come passo gara ma soprattutto sui singoli giri veloci all'interno di uno stint, fondamentali per finalizzare il sorpasso ai box, unica via per passare su questa pista.
 
Dopo la pausa di oggi la giornata fondamentale sarà domani per vedere se il lavoro extra portato avanti oggi porterà frutti oppure no. Rien ne va plus...
 
Stefano De Nicolo'