Non poteva esserci risposta migliore per Sergio Pérez dopo i malumori mostrati in gara a Barcellona. Con un weekend quasi perfetto, nel quale è sempre stato superiore al più quotato Max Verstappen, Pérez ha approfittato delle decisioni sbagliate della Ferrari per conquistare la sua terza vittoria in carriera, che lo rende da oggi il pilota messicano più vincente della storia della F1.

UNA DOMENICA DA SOGNO

Dopo Barcellona Pérez aveva bisogno e la necessità di prendersi la sua rivincita, personale e professionale. Perché Checo, all’occasione della vita in Red Bull dopo la lunga gavetta in Force India/Racing Point, non ha nessuna intenzione di essere considerato solo un “secondo pilota”. Perché se l’anno scorso era costretto a dover fare da scudiero a un Max Verstappen di un altro livello, quest’anno Pérez ha dimostrato più volte di potersela giocare al meglio e di poter stare vicino al campione del Mondo: e quindi perché non potersi giocare le proprie carte fino alla fine?

Se Barcellona era stata quasi una beffa per Checo, costretto a lasciar passare Verstappen concedendogli la vittoria, a Monaco Pérez è stato di un altro livello per tutto il weekend, dimostrando così a sé stesso e al mondo intero di poter valere la lotta per il Mondiale e per un sogno ancora più grande di quello di vincere a Monaco. “Per me è un sogno che si realizza, come pilota sogni di poter vincere qui a Monaco e farlo così, in questo modo, credo che sia incredibile”, ha ammesso Pérez a caldo. “Dopo la propria gara di casa, non c’è un weekend che sia più speciale di questo”. Per il messicano è un successo importantissimo che lo porta a 6 punti da Leclerc e a 15 da Verstappen in classifica.

IL MOMENTO CHIAVE DEL GP

In una prima fase di gara a Monaco nella quale la top-4 si era marcata a uomo, a far saltare il banco è stato proprio Pérez che al 17° giro è entrato ai box per fare il cambio da full wet a intermedia. Un pit stop che gli ha permesso di saltare al comando 2 giri dopo quando, a sua volta, Leclerc si è fermato per le intermedie per provare a difendersi dalla Red Bull, mentre Sainz chiedeva a gran voce di saltare l’intermedia e passare direttamente alla slick, cosa fatta al 22° giro.

Una mossa decisiva che ha permesso al messicano ed alla Red Bull di prendersi il vantaggio della track position, decisivo per la restante parte del GP, soprattutto nel finale quando si è trovato a doversi difendere su Sainz a causa del graining presente sulle sue gomme medie, come ha confermato dopo la gara lo stesso Checo: “Con il graining non è stato facile mantenere Carlos dietro senza fare errori, per me è stata una giornata enorme”.

LECLERC BEFFATO DAL FUOCO AMICO

“Non ho parole, non possiamo fare così”: riassume in questo modo, in poche parole nel team radio dopo la sua gara, la beffa che Charles Leclerc ha dovuto vivere questo pomeriggio. Con Sainz non intenzionato a coprire la scelta di Pérez, la Ferrari si è trovata costretta a difendersi con chi in quel momento stava comandando la gara, e cioè proprio Leclerc. Con un giro di ritardo, Leclerc si è fermato per gomme intermedie e con la posizione persa nei confronti del messicano nonostante un gap piuttosto ampio sulle Red Bull.

Ad aggiungere ulteriore sale sulla ferita, pochi giri dopo sia Sainz sia Leclerc sono stati fermati ai box per passare alle slick, ma il doppio pit stop ha fatto perdere a Leclerc sia la posizione su Sainz che su Verstappen. Un doppio errore decisivo costato a Leclerc il podio ma, soprattutto, una vittoria che era saldamente nelle sue mani per tutto il weekend.

“Quello di oggi è stato un disastro, avevamo la vittoria nelle nostre mani e non capisco le chiamate che sono state fatte oggi”, ha commentato il monegasco dopo la gara. Un duro colpo in ottica Mondiale: Ferrari non approfitta della superiorità su Red Bull nel Principato e manca, per la seconda gara consecutiva, il successo. Punti chiave che si faranno sentire nel corso del Mondiale.

MR. CONSISTENCY COLPISCE ANCORA

È stata invece un’altra domenica da top-5 per Mr. Consistency George Russell. Mai inquadrato dalle telecamere, Russell ha conquistato la quinta posizione ai danni di Norris grazie all’undercut eseguito al pit stop su Norris, quando è passato dalle gomme da bagnato alle slick dure.

Russell, costantemente dietro i top-4 a distanza di sicurezza, è stato capace di respingere nel finale l’arrivo di un Norris rapidissimo su gomme nuove cambiate nel finale. Un altro risultato che sottolinea la bontà di George in queste prime gare con la Mercedes, in contrapposizione alle difficoltà di un Hamilton che questa notte sognerà lo scarico della A522 di Fernando Alonso.

La classifica finale del Gran Premio di Monaco. Credits: @F1

Mattia Fundarò