Non è bastata l'euforia portata in dote dopo la gara del Texas: una comunque positiva Ferrari da qualifica non è andata oltre la seconda fila con un ottimo Sebastian Vettel, ma oggi i protagonisti di giornata sono stati i piloti della Red Bull, velocissimi e imprendibili. Ancora non del tutto archiviato il caso dei cerchioni Mercedes, l'attenzione si sposta oggi sulla magnifica prestazione della scuderia di Milton Keynes, mentre la Rossa rivede le sue ultime decisioni sugli sviluppi tecnici degli ultimi tempi e continua a muoversi in chiave 2019. La rincorsa al Mondiale continua, ma ormai è diventata più difficile che mai: Hamilton è infatti distante solo 5 punti dal suo quinto titolo mondiale.

I 2200 metri di altitudine di Città del Messico livellano le prestazioni di propulsori e la potenza pure risulta meno determinante del solito. Diventano fondamentali trazione e manovrabilità soprattutto nei due settori più guidati della pista (il secondo e il terzo). Domani, più del solito, sarà fondamentale la partenza, nella speranza che la concentrazione di Vettel abbia ritrovato la migliore forma e la migliore forma; imperdonabile sarebbe infatti un ennesimo errore che potrebbe spianare ancor di più la strada ad Hamilton. Imprescindibile sarà rimanere fuori dai guai e dalla bagarre della lotta tra i due piloti Red Bull per prendere la scia sul lunghissimo rettilineo che precede la prima staccata. La rincorsa è quasi impossibile e la Ferrari giustamente ci crede perché niente nello sport è impossibile. La rarefazione dell'aria inoltre permette velocità altissime che superano i 340 km/h. Anche le strategie risulteranno determinanti vista la lunghezza della corsia box, la più lunga del campionato. Un'unica sosta la strategia prevista, come del resto in molte delle ultime gare viste ultimamente.

Queste le parole di Sebastian Vettel al termine della sessione: “Ero piuttosto soddisfatto del mio primo run in Q3, ma sapevo che per battere le Red Bull avrei avuto bisogno probabilmente di un paio di decimi. Così ho cercato di spingere di più nel mio ultimo tentativo e non ha funzionato, il giro non era tanto diverso dal precedente, ma non del tutto pulito, ed ho perso un po’ di tempo in alcuni punti. Questa è una pista in cui l’efficienza aerodinamica probabilmente non è così importante; si cerca di usare più carico aerodinamico possibile e si è visto che eravamo veloci nel primo settore, ma perdevamo tempo altrove. Ad ogni modo domani sarà una lunga gara e penso che la strategia e la gestione delle gomme saranno la chiave del successo”.

Più attardato Kimi Raikkonen, ultimo dei "big" domani in griglia: “Oggi il feeling generale con la vettura era migliore rispetto a  ieri; abbiamo fatto progressi ed è una cosa positiva. In qualifica, in alcuni giri il comportamento era buono in alcuni punti e in altri giri in punti diversi, per cui era difficile mettere insieme il tempo. Sembrava molto più semplice questa mattina, in condizioni più fresche. Di certo queste qualifiche non sono state le più facili, ma delle volte le cose vanno così. Senza dubbio sarà una gara lunga e difficile. I tre top team partiranno con le stesse mescole, per cui vedremo come andrà. C’è un tratto molto lungo dal via alla prima staccata;  cercheremo di fare una bella partenza e di stare lontano dai guai. Di solito la prima curva è piuttosto stretta e “movimentata”: se riesci a passarla bene, fa una differenza enorme. Poi si vedrà quello che accadrà in gara. La gestione delle gomme sarà il punto chiave”.

Ma l'attenzione, inevitabilmente, sarà tutta concentrata sui protagonisti. Dalla prima alla seconda fila e pronti per celebrare il trionfo di Hamilton. Ferrari permettendo.

Stefano De Nicolo' 

 

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