Daniel Ricciardo 10. Quello che a Montecarlo un errore del suo box gli aveva tolto, gli viene restituito a Sepang sotto forma di nuvola di fumo causata dalla rottura della power unit di Hamilton. E' bravissimo a tenere dietro (a muso duro) l'arrembante compagno di squadra, mettendo il punto esclamativo sulle gerarchie in casa Red Bull. E questa volta lo champagne bevuto dalla scarpa avrà avuto un sapore ancora più dolce...

Max Verstappen 8,5. Rallentato al via dalla manovra poco ortodossa di Vettel, si vede costretto a ricostruire la sua gara. Il team decide di replicare la strategia (vincente) di Barcellona, ma questa volta l'esito è di poco diverso da quella domenica. Ci prova fino all'ultimo ad insidiare Ricciardo, ma la Virtual Safety Car chiamata per rimuovere la vettura di Hamilton mette fine alle sue speranze di vittoria.

Nico Rosberg 10. Che sia il suo anno lo si vede dai dettagli. Incolpevolmente retrocesso in ultima posizione da Vettel, come è nel suo stile non si scompone, risalendo verso posizioni più alte a suon di sorpassi. Alcuni al limite, come quello su Raikkonen che gli costa una penalizzazione di 10 secondi, la quale grazie al miglior ritmo della sua Mercedes rispetto alla Ferrari non gli impedisce di conquistare un terzo posto davvero utile ai fini della classifica. Certo, rimane il rammarico per l'accaduto al via...

Kimi Raikkonen 8. A salvare l'onore Ferrari c'è ancora lui, che parlerà pure poco, ma i fatti li fa eccome. Purtroppo la Ferrari di questa seconda parte di stagione non sembra proprio poter tenere il passo della Red Bull e della Mercedes e gli uomini in rosso si trovano ancora una volta ad affrontare in weekend di rimpianto e delusione.

Vallteri Bottas 7,5. Con la vettura ed il passo della Williams attuale, l'unico vantaggio era quello di poter scegliere la mescola con cui partire. E infatti gli uomini di Grove decidono di optare per una sola sosta per il finlandese che, grazie a questa scelta e ai guai altrui, recupera diverse posizioni andando a conquistare punti importanti nella lotta con la Force India.

Sergio Perez 7. Bravo e lesto ad approfittare del caos al via, dopo la Virtual Safety Car perde svariate posizioni a causa di una scelta non felice di gomme. Con la macchina che ha poteva essere decisamente più avanti.

Fenando Alonso 9. Partito da fuori il circuito a causa della assurde e svariate penalizzazioni del regolamento per la sostituzione di componenti della sua power unit, il buon Fernando si produce in una gara aggressiva che lo porta meritatamente in zona punti e dimostra ai suoi detrattori che è tutto fuorchè un pilota bollito.

Nico Hulkenberg 7. Penalizzato anche lui dal parapiglia dello start, nel corso della gara rimane bloccato per diverso tempo nel traffico perdendo tempo prezioso che gli impedisce di migliorare l'ottavo posto finale.

Jenson Button 6,5. Punti pesanti anche per il buon Jenson, il cui unico rammarico può essere la Virtual Safety Car chiamata proprio pochi giri dopo la sua sosta, che consente ai suoi dirimpettai di guadagnargli diversi secondi. Ma la buona prestazione rimane eccome.

Jolyon Palmer 7,5. Dopo tante sofferenze e, soprattutto, sfortuna, arriva anche per l'inglese l'agognato punto iridato, che non riscatterà una stagione davvero difficile ma la renderà di sicuro meno amara.

Carlos Sainz Jr. 6,5. In partenza ha dei guai che non lo fanno scattare benissimo, ma nonostante ciò riesce comunque a guadagnare diverse posizioni, non sufficienti (a causa dello scarso passo della sua Toro Rosso) a portarlo a ridosso della zona punti.

Marcus Ericsson 6. Essere così vicino alla zona punti è motivo di rammarico per lo svedese, che mai come in Malesia va vicinissimo ad un piazzamento che sarebbe stato ossigeno puro per la Sauber.

Felipe Massa 6. Un'incredibile sequenza di inconvenienti fanno della gara di Felipe una sofferenza assoluta. Giornata da dimenticare.

Daniil Kvyat 5,5. Per tutto il Gran Premio non lo si vede mai a ridosso delle posizioni a punti, penalizzato dal danneggiamento della vettura al via.

Pascal Wehrlein 5,5. L'unica soddisfazione della sua gara è essere davanti al suo compagno di squadra. Ma è una magra consolazione.

Esteban Ocon 5. Questa volta non riesce a mettere dietro a lui nessuna vettura.

Felipe Nasr 6. Anche per lui la speranza di ottenere un buon risultato viene vanificata da un ritiro. Peccato perchè la sua strategia sembrava pagare.

Lewis Hamilton 10. Vincitore morale del Gran Premio ma con zero punti in classifica iridata. Ma mai come questa volta non può rimproverarsi nulla, visto che fino alla rottura della sua power unit era saldamente in testa.

Esteban Gutierrez s.v. Anche in questa occasione è incolpevole nel ritiro che al giro 39 lo toglie dai giochi. 

Kevin Magnussen s.v. Diciassette giri di passione (con ritiro) dopo un contatto che danneggia irreparabilmente la sua Renault.

Romain Grosjean s.v. Come il compagno di squadra ritirato per un guasto tecnico alla sua Haas.

Sebastian Vettel 0. Purtroppo da un quattro volte Campione del Mondo è inaccettabile un errore del genere, che rovina la sua gara e rischia di fare altrettanto anche con quella di Rosberg. Con il senno di poi, il podio sarebbe potuto essere alla portata.

Vincenzo Buonpane

 

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