La passione dei fans di fede ferrarista non si è fatta attendere a Monza, in una giornata già caratterizzata da una buona presenza di pubblico. Una spinta che però non ha impedito al duo Mercedes di monopolizzare le prime due posizioni della classifica anche al pomeriggio, con Bottas che ha realizzato il miglior crono della sessione in 1:21.406. Un tempo competitivo ma ancora non ai livelli della pole 2016 (Hamilton in 1:21.135), a dimostrazione da un lato di un grip ancora non ottimale della pista dopo le piogge del mattino ma soprattutto della differenza di prestazioni meno marcata che questo tracciato farà registrare rispetto alle altre piste nei tempi sul giro. Record odierno a parte, la Mercedes è apparsa chiaramente la monoposto da battere a Monza: i riscontri sul giro singolo (ma anche sul passo gara) hanno evidenziato come la W08 goda di un margine di vantaggio che per la Ferrari non sarà semplice colmare. 

Eppure, proprio i due piloti del Cavallino si sono piazzati immediatamente alle spalle del duo argentato, quasi annullando il gap emerso in mattinata e piazzando Vettel e Raikkonen rispettivamente a 140 e 398 millesimi dalla vetta. La Ferrari ha optato (contrariamente ad alcune voci emerse alla vigilia) di non portare al debutto la nuova specifica della Power Unit, la quale è ancora al banco prova e potrebbe con ogni probabilità essere utilizzata a partire dalla gara di Sepang. Di certo però, per battere questa Mercedes a Monza servirà uno sforzo non indifferente, considerando anche l'importanza della pole position e la strategia di gara che dovrebbe basarsi su una singola sosta.

Alle spalle delle due regine in fuga, il vuoto: la Red Bull ha accusato un distacco di oltre 1" dalla vetta, con Verstappen e Ricciardo che saranno comunque penalizzati rispettivamente di 15 e 20 posizioni sulla griglia per una nuova sostituzione dell'ICE. Una situazione che spiana la strada alla Force India, dimostratesi tra le vetture più efficaci in termini di velocità di punta. A sorprendere è stata comunque la McLaren grazie soprattutto al settimo tempo di Vandoorne, anche se Alonso sarà ancora una volta costretto a partire dal fondo della griglia a causa dell'ennesima penalità derivante dalla sostituzione di componenti sulla sua Power Unit. 

Ad arretrare in griglia ci sarà anche Carlos Sainz (-10 posizioni) il quale è stato costretto ad arrestare in pista la propria Toro Rosso in una nuvola di fumo. Analogo destino anche per la Haas di Kevin Magnussen, il quale ha accusato un problema alla sospensione posteriore destra che lo ha obbligato a fermarsi all'altezza della Variante Ascari. A proposito del pilota danese, da notare il fatto che Antonio Giovinazzi, contrariamente a quanto previsto, non è sceso in pista nel corso delle FP1, a causa del rischio pioggia per la sessione pomeridiana poi non concretizzatosi. 

Il meteo comunque promette di fare le bizze anche per la giornata di domani, quando uno scroscio di pioggia potrebbe condizionare la terza e ultima sessione di prove libere. In ogni caso, la passione rossa di certo non subirà condizionamenti: in attesa del gran pienone previsto per domenica.

Da Monza - Marco Privitera

 

fp2 monza

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