Il GP Italia 2022 è appannaggio di Max Verstappen che conquista a Monza la sua vittoria numero 11 in stagione davanti a Charles Leclerc e George Russell. Ottima la prestazione di Carlos Sainz e Lewis Hamilton, rispettivamente 4° e 5°, che scattavano dal fondo della griglia, mentre è da dimenticare la giornata per la Race Direction messa sulla graticola per aver fatto terminare la gara in regime di Safety Car. Ma vediamo i voti ai protagonisti del GP Italia, sedicesima prova del Mondiale di Formula 1 2022.

Max Verstappen 10. Francamente gli aggettivi sono finiti per l'olandese che anche a Monza dimostra che la posizione di partenza non rappresenta un problema per lui. Praticamente perfetto per tutto il weekend, ringrazia senza complimenti il muretto Ferrari per il regalino in regime di VSC per poi gestire la gara senza patemi d'animo. E l'impressione è che anche se la gara fosse ripartita avrebbe comunque vinto il suo primo GP Italia.

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Charles Leclerc 9,5. Non sbaglia nulla e il mezzo voto è da imputare alla squadra che lo richiama (inspiegabilmente) in regime di VSC facendogli di fatto perdere il GP. Conquista la pole position, la conserva e fino a quando è in testa gestisce in maniera piuttosto agevole Verstappen. Retrocesso in seconda posizione prova ad avvicinarsi a suon di giri veloci al rivale che, però, risponde colpo su colpo al monegasco. Poi la Safety Car è tutto ciò che ne consegue lo costringono ad accontentarsi della piazza d'onore.

George Russell 9. Nel GP Italia conquista il suo ottavo podio stagionale, confermando la sua costanza di rendimento che quando disporrà di una vettura da titolo sarà una peculiarità da non sottovalutare. Allo start prova ad insidiare, senza successo, Leclerc salvo poi cedere all'assalto di Verstappen. Da lì deve solamente preoccuparsi di gestire gomme e posizione.

Carlos Sainz 9. Parte dal fondo e ha come unico obiettivo la rimonta. Missione compiuta perchè Carlos soprattutto nelle prime fasi di gara infiamma il pubblico di fede ferrarista inanellando una serie di sorpassi che lo portano rapidamente dietro i primi tre. La mancata ripartenza nel finale lo priva, forse, della possibilità di giocarsi il podio.

Lewis Hamilton 8,5. Sfiduciato nel post qualifiche del sabato, la domenica lotta e risale presto la china arrivando dietro Sainz grazie ad una bella serie di sorpassi, tra cui ad Alonso.

Sergio Perez 5. Altro weekend in cui la differenza con Verstappen è abissale. Parte davanti ad Hamilton e Sainz ma gli finisce dietro e l'inconveniente con il disco del freno anteriore destro non può essere utilizzato come scusante per un'altra prestazione insufficiente.

Lando Norris 7. Primo degli altri e con la McLaren di quest'anno non è un bruttissimo risultato anzi. Conquista punti importanti nella sua personalissima lotta in classifica con Alonso e Ocon.

Pierre Gasly 7. Monza gli evoca bellissimi ricordi (e come non potrebbe). I limiti dell'Alpha Tauri sono evidenti ma tali da impedirgli di conquistare una meritatissima P8.

Nick De Vries 9. L'assoluto protagonista del GP Italia. Venerdì con i colori Aston Martin, sabato con quelli Mercedes prima che l'improvvisa indisposizione di Albon (auguri di pronta guarigione all'anglo-thailandese) lo metta al volante della Williams. Gran qualifica che lo fa scattare 8° e meravigliosa gara che lo vede terminare in P9. Chapeau Nick!

Guanyu Zhou 7. I ritiri occorsi ad Alonso e Ricciardo lo agevolano e non poco. Ma il punticino che conquista è strameritato e dimostra la validità di un pilota molto spesso sottovalutato e ingiustamente etichettato.

Esteban Ocon 5. Finisce appena fuori dalla zona punti ed è un peccato perchè per tutto il weekend aveva fatto vedere di avere decisamente un altro passo.

Mick Schumacher 6. Fa meglio del compagno e questa è l'unica nota positiva di un weekend dove ha girato poco sia al venerdì (ceduto il volante a Giovinazzi), sia nelle FP3 quando è rimasto fermo per parecchio tempo ai box per un guasto alla frizione della sua Haas.

Valtteri Bottas 5,5. Il contatto al via lo penalizza nel proseguo della gara, ma in generale il suo weekend è stato ben al di sotto delle aspettative.

Yuki Tsunoda 6. Con la sfilza di penalizzazioni rimediate e partendo dal fondo aveva poche speranze e invece grazie ad una buona strategia risale la china ma non tanto da farlo terminare oltre la P14 finale.

Nicholas Latifi 5. Le prende sonoramente dall'ultimo arrivato (ma solo per una questione temporale) e non termina in zona punti nonostante la partenza in P10. Lo si nota solamente per la fidanzata (voto 10) che in ingresso paddock incanta e non poco.

Kevin Magnussen 5. Termina ultimo e si fa notare solo per una penalità per taglio di chicane. Per il resto un fine settimana da dimenticare.

Daniel Ricciardo 6. Involontario protagonista del finale di gara del GP Italia quando parcheggia la sua McLaren tra Lesmo 1 e Lesmo 2 innescando il tanto discusso regime di Safety Car. Peccato perchè era facilmente nei punti, e gli avrebbe meritati nell'economia di un discreto weekend.

Lance Stroll 5. Stesso discorso fatto per Vettel (polemica esclusa ovviamente). L'Aston Martin non va proprio e almeno questa volta non gli si può imputare nulla.

Fernando Alonso 7. Si ritira quando era in piena lotta per i punti dimostrando ancora una volta la sua solita tenacia e caparbietà. Peccato l'interruzione della striscia che lo vedeva a punti da 10 gare consecutive.

Sebastian Vettel 5. La sua Aston Martin a Monza non ne vuole proprio sapere di andare e lui si fa notare più per la polemica con Mattarella che in pista. Poteva francamente evitare...

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Direzione Gara 4. Il voto non è per la decisione di chiamare la Safety Car che a termini di regolamento ci sta tutta, ma bensì per la tempistica sbagliata di ingresso in pista della vettura di sicurezza che ha, di fatto, terminare la gara in regime di neutralizzazione. Un duro colpo alla Formula 1 e al tanto decantato spettacolo.

Vincenzo Buonpane