La gara di casa assume sempre un sapore particolare. Specialmente se ti chiami Ferrari, e sei circondato dall'affetto della moltitudine di tifosi giunti sull'autodromo brianzolo per sostenerti nella caccia ai rivali della Mercedes. Una rincorsa però vana, in un rapporto di forze apparso impari come mai (eccezion fatta per Silverstone) era accaduto quest'anno. Troppo forte questa Mercedes a Monza, su un circuito sicuramente adatto alle sue caratteristiche ma dove la W08 ha messo in scena uno strapotere che forse in pochi si sarebbero attesi. Ben trentasei, infatti, i secondi di distacco inflitti da Lewis Hamilton a Sebastian Vettel sotto la bandiera a scacchi, in un duello che durante il week-end in concreto non c'è mai stato. La Ferrari può comunque consolarsi col fatto di aver sostanzialmente limitato i danni dopo la pessima qualifica, ma soprattutto pensando alla prossima trasferta di Singapore che sulle carta dovrebbe invece sposarsi con le caratteristiche della SF70H.

In ogni caso, la gara di Hamilton è stata un monologo. Una sinfonia perfetta, senza stonatura alcuna, con l'unica incognita della prima curva superata brillantemente e senza timori. I due ragazzini terribili (Stroll e Ocon) che tanto avevano brillato in prova non sono infatti riusciti ad impensierire il tre-volte campione del mondo, scivolando progressivamente indietro ma concludendo rispettivamente con un ottimo settimo e sesto posto. La superiorità Mercedes è stata confermata anche dal secondo posto di Bottas, veloce e costante per tutta la gara ma impossibilitato ad impensierire seriamente Hamilton, vista soprattutto la quarta piazza sullo schieramento. Una dimostrazione di forza schiacciante ribadita anche nel finale di gara, quando i due hanno quasi giocato a rubarsi il giro più veloce, infliggendo un distacco ancora più pesante al primo dei rivali in classifica.

La presenza di Sergio Marchionne non è infatti servita stavolta per cogliere il successo in casa Ferrari, obiettivo che comunque è sembrato essere fuori dalla portata del Cavallino sin dalla giornata di venerdì. Un gap molto più evidente rispetto a quello andato in scena a Spa, su un circuito dalle caratteristiche per certi versi simili ma dove Vettel era riuscito ad impensierire fino all'ultimo Hamilton. Invece, a Monza la vettura di Maranello è mancata soprattutto nel momento decisivo delle qualifiche, prima di affrontare una gara durante la quale non è mai riuscita a tenere un passo vicino a quello delle due Frecce d'Argento. Se il tedesco ha comunque salvato la giornata con un terzo posto che comunque lo vede momentaneamente subire il sorpasso in classifica da parte di Hamilton, Raikkonen è incappato in una di quelle giornate davvero grigie che troppo spesso fanno parte del suo repertorio. Dopo essere partito duellando con Bottas nelle prime fasi, ha dapprima perso la posizione nei confronti del connazionale già nel primo giro, prima di cedere il passo anche a Vettel nelle tornate immediatamente successive. Nonostante i problemi di stabilità lamentati al retrotreno, Kimi è riuscito ad avere la meglio su Ocon soltanto al termine di un lungo inseguimento, prima di dover soccombere nel finale all'arrembante Ricciardo, autore di una gara da incorniciare.

E in casa Red Bull i rimpianti per le penalità scontate in griglia non possono che aumentare, soprattutto osservando il passo messo in mostra da Ricciardo e Verstappen in gara. Se l'olandese ha visto la sua rincorsa frenata da un contatto con Massa (il quale non gli ha comunque impedito di piazzarsi decimo), l'australiano è stato protagonista di una grande prestazione, grazie ad una splendida rimonta che lo ha visto chiudere quarto dopo essere scattato dalle retrovie. A spiccare soprattutto le due "perle" rappresentate dagli attacchi su Perez (con una mossa "alla Ricciardo" in Seconda Variante) e su Raikkonen, infilato senza pietà con una super-staccata in fondo al rettifilo box. Una prestazione che giunge a coronamento di una stagione davvero efficace da parte del pilota di Perth, bravo a sfruttare nel migliore dei modi tutte le opportunità finora presentategli. 

Per quanto riguarda gli altri, dietro ai due ragazzini terribili si è piazzato Felipe Massa (il quale ha provato ad insidiare la posizione al compagno nel finale), con Perez e lo stesso Verstappen a chiudere la top ten. Poca gloria, invece, per Renault, Toro Rosso e Haas, mentre la McLaren ha chiuso con l'ennesimo doppio ritiro un altro weekend da dimenticare. Appuntamento tra due settimane a Singapore, quando l'atmosfera notturna farà da scenario ad una gara che si preannuncia calda, intensa e...faticosa: l'Europa saluta per quest'anno la Formula 1, ma la sfida è ancora tutta da giocare.

Da Monza - Marco Privitera

 

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