Gunther Steiner, Team Principal della Haas, ha ricevuto ieri una multa di 7500 euro per gli insulti riferiti ai commissari al termine del GP di Russia. 

Dopo la bandiera a scacchi, Steiner, parlando via radio con Magnussen, ha dichiarato: “Se non avessimo uno steward stupido e idiota avremmo conquistato l'ottavo posto. Sai chi è lo steward, lo conosci, è sempre lo stesso e non fa mai nulla di intelligente”. Queste parole sono arrivate a seguito della penalità di 5 secondi inflitta proprio al pilota danese per non essere transitato attraverso i pannelli rientrando in pista dopo un uscita in curva 2.

I commenti di Steiner non sono stati per niente graditi dai vertici della FIA, i quali hanno affidato la questione ai commissari del GP del Giappone. Il Team Principal della Haas è stato infatti convocato ieri mattina a Suzuka da Tom Kristensen, Gerd Ennser, Dennis Dean e Yasuhiro Yodono che hanno comunicato l’ammenda pecuniaria a Steiner.

I commissari hanno inoltre rilasciato un comunicato sottolineando che Steiner si è scusato ed hanno inoltre aggiunto: “Le parole di Steiner sono state pronunciate nella foga del momento dopo una gara molto contestata dai suoi piloti. Non intendeva avere una influenza negativa sui responsabili FIA dell'evento e del campionato. Comunque si tratta di un insulto ai commissari dell'evento che ha messo in discussione sia le loro capacità che la loro integrità. Tali dichiarazioni danneggiano la reputazione del motorsport in generale, la FIA in particolare e mettono in discussione la professionalità dei funzionari. Qualsiasi critica delle decisioni del comitato di steward è sempre benvenuta nelle discussioni private con il collegio giudicante, ma gli attacchi personali pubblici contro singoli funzionari sono del tutto inappropriati e non saranno accettati. Tuttavia, in caso di future violazioni, potrebbe essere necessario considerare se una squadra debba essere penalizzata, insieme a qualsiasi individuo coinvolto, con sanzioni più severe”.

Solo un cartellino giallo quindi per Steiner, senza nessuna penalizzazione per la sua squadra, ma siamo sicuri che la prossima volta i commissari non saranno cosi clementi.

Julian D’Agata