Protagonista in positivo del Gran Premio di Francia è stata sicuramente Pirelli. La casa italiana ha dimostrato i passi in avanti effettuati sulla gamma di pneumatici 2022 dopo una gara ostica come quella francese.

TEMPERATURE QUASI DA RECORD AL PAUL RICARD

Il fine settimana del Paul Ricard ha messo a dura prova piloti, vetture e persino i tifosi, a causa dell’ondata di caldo che sta attraversando l’Europa. Le temperature non sono mai scese al di sotto dei 30 gradi per ciò che concerne l’aria. Questo caldo, unito alla conformazione del circuito ha smosso campanelli d’allarme nel paddock per quanto riguarda le gomme. Pirelli, nei suoi dati, ha riportato temperature dell’asfalto vicine ai 60 gradi, il che è quasi un record per la Formula 1, la quale aveva raggiunto il picco massimo di 61 gradi in Malesia nel 2016.

Malgrado ciò, le mescole portate in Francia, ossia la gamma intermedia con C2, C3 e C4, non hanno registrato grossi problemi. Anzi, nella giornata di domenica, la mescola a banda gialla (C3) è andata ben oltre le previsioni. Lo dimostra il fatto che la maggior parte dei piloti in griglia è riuscita a concludere la gara con una singola sosta, contro le due previste da Pirelli.

34 GIRI SULLE MEDIE PER GASLY, STRATEGIA AD UNA SOSTA LA PIÙ VELOCE

La quasi totalità della griglia (17 piloti su 20) ha optato per una partenza su gomma media, per poi andare in previsione su una doppia Hard, oppure nel caso di Ferrari poter scegliere un altro treno di gomme gialle. Leclerc ed Alonso hanno fatto ad “elastico” con il ritmo nei primi passaggi, a favore della gestione, ma nessuno si è lamentato in maniera grave del blistering. Per quanto riguarda Sainz, Bottas e Gasly, ossia i piloti con gomma dura al via, l’ingresso della Safety Car tra il giro 17 e 18 ha scombussolato i loro piani, dovendo optare sulla Medium anzitempo. Ciononostante, Gasly ha effettuato tutta la seconda parte di gara con la C3, compiendo un run di ben 34 giri. Sainz è stato fermato ai box a livello precauzionale, ma lo spagnolo non segnalava problemi sulle gomme. Bottas ha invece optato per una strategia diversa, provando a risollevare una gara negativa.

I dati sulle strategie e le gomme del GP di Francia. Credits: Pirelli Motorsport

Questo a dimostrare che nemmeno le condizioni estreme trovate in Francia hanno creato problemi al fornitore, segno che in questo 2022 le nuove gomme da 18 pollici introdotte da Pirelli e le regole imposte a livello tecnico hanno innalzato il livello anche su questo fronte.

LE PAROLE DI MARIO ISOLA

Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing di Pirelli si è pronunciato dopo la gara: “In condizioni climatiche così estreme, con un picco massimo che sull’asfalto ha raggiunto i 57 gradi centigradi era lecito pensare che la strategia a due soste fosse la più efficace. Alla fine, però, si è verificato quanto inizialmente previsto, una sosta sola, da subito indicata come la più veloce, grazie alla tenuta di entrambe le mescole, Hard e Medium. Il degrado termico elevato, ben gestito dai piloti in pista, è stato in linea con le aspettative, così come in alcuni casi il blistering non ha compromesso né la performance né l’aderenza delle gomme”.

Antonio Fedele