Alla fine, nonostante tutte le incognite, a svettare è stato ancora lui: Lewis Hamilton, campione del mondo in carica e vincitore degli ultimi due Gran Premi, il quale ha concluso la sessione siglando un 1:46.435 che gli ha permesso di sopravanzare il compagno di scuderia Nico Rosberg e la Williams di Valtteri Bottas. Tempi naturalmente ancora da prendere con le pinze, alle prese con una pista ancora caratterizzata da un livello di grip estremamente basso: i piloti comunque non si sono di certo risparmiati, cercando subito di avvicinarsi al limite nel tentativo di scoprire i trabocchetti e le insidie dell'impegnativo tracciato azero.

Tra di essi lo stesso Hamilton non ha mancato di regalare emozioni, dovendo fare per ben tre volte ricorso alle vie di fuga (due volte in curva 3 e una alla prima staccata) con l'obiettivo di avvicinarsi progressivamente al proprio limite. Forse, da questo punto di vista, è andato un po' troppo oltre Daniel Ricciardo, l'unico ad aver "assaggiato" in maniera importante le barriere del circuito di Baku: l'australiano ha sbattuto all'uscita di curva 15, forse il punto più insidioso della pista, causando l'interruzione delle prove per diversi minuti. Proprio nello stesso tratto inconveniente anche per Sainz, il quale si è "limitato" ad appoggiarsi alle barriere danneggiando lievemente l'ala anteriore della propria monoposto.

Ritornando ai tempi, da segnalare che soltanto le due Mercedes e le due Toro Rosso hanno utilizzato le gomme Supersoft, mentre a stupire è stata soprattutto la Williams di Valtteri Bottas, capace di far registrare anche la velocità di punta più elevata in fondo al rettifilo box: ben 351 km/h. Positivi anche i primi riscontri in casa McLaren, con Fernando Alonso capace di siglare il quarto tempo e Button il settimo, mentre si sono per ora nascoste le Ferrari, con Vettel 5° e Raikkonen 12°. Maggiori indicazioni emergeranno al termine della seconda sessione, con il duplice obiettivo di affinare la conoscenza della pista e di accumulare ulteriori dati utili in vista di qualifiche e gara.

Marco Privitera

 

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