La Formula 1 tornerà in pista il prossimo weekend con il Gran Premio di Monaco dopo la cancellazione del GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna. Il cordoglio per le vittime e per i danni provocati dall’alluvione nelle zone circostanti Imola è ancora grande, specialmente nei team e nel personale italiano. Ora, però, è il momento di riaccendere i motori, e non esiste veramente luogo migliore del Principato, per farlo.

Come la passata stagione, il weekend di gara a Monaco si svolgerà nell’arco dei tre giorni classici, abbandonando così la tradizione delle prove libere il giovedì. Solo le categorie propedeutiche gireranno nella prima giornata; un retaggio del passato, certamente, ma che contribuiva a dare all’appuntamento della Costa Azzurra quel suo fascino unico.

Il fondatore dell’Automobile Club di Monte Carlo Anthony Noghes diede l’impulso fondamentale alla nascita del GP, che vide la sua prima edizione disputarsi nel 1929. Nel 1950, invece, si tenne la prima corsa iridata, che non uscirà più dal calendario a partire dal 1955, con l’eccezione del 2020 causa Covid. Il tracciato è rimasto immutato nella sua costruzione, nonostante gli interventi sulle vie di fuga effettuati per adeguarlo agli standard di sicurezza moderni. Monaco è la pista più corta del mondiale con i suoi 3,337 km; come è noto, i sorpassi qui sono difficilissimi, a causa della sede stradale stretta e del numero elevato di curve presenti.

La pista tende a favorire, vista la sua conformazione, la vettura con maggior carico aerodinamico; per questo motivo, negli ultimi anni sono Red Bull e Mercedes a contendersi la vittoria, con l’eccezione della doppietta Ferrari del 2017. Nella prossima edizione, vedremo il debutto delle coperture Pirelli da bagnato (se necessarie, ovviamente) senza termocoperte. Un passo importante verso il futuro, che prevede l'abolizione dello strumento anche per le coperture da asciutto.

La vittoria sulla pista di Monte Carlo, infine, è una delle tre da conquistare in carriera per ottenere la Triple Crown, insieme a 24 Ore di Le Mans e 500 Miglia di Indianapolis. Anche questo è un fattore che la dice lunga su quanto sia speciale questo luogo.

Il tracciato

Il rettilineo di partenza, che si snoda sotto il palco da cui i Grimaldi seguono la gara, è in realtà una lunga piega verso destra, ed è anche l’unica zona DRS del tracciato. Alla fine del rettifilo, si scala fino alla terza marcia per affrontare la prima curva a destra, Sainte Devote, che prende il nome dalla chiesa situata all’esterno della pista.

Molto importante è l’uscita, in cui si sfiora il muretto sinistro per avere la massima velocità necessaria per affrontare al meglio la successiva salita che porta fino al Casinò. Curva 2 è il Massenet, una lunga sinistrorsa che fa da preludio alla Curva del Casinò. Si affronta in quarta marcia, ed è difficilissima poiché cieca e piena di sconnessioni.

La successiva discesa porta al settore meno veloce della pista; il tornante Mirabeau, verso destra, precede la curva più lenta dell’intero Mondiale. Si tratta del Loews, o Vecchia Stazione, altro tornante verso sinistra da percorrere a circa 50 km/h, in cui i piloti incrociano le mani sul volante in percorrenza.

A Monaco ogni metro profuma di storia, ed ecco che ne arriva un altro pezzo: le due curve del Portier, in cui Senna andò a sbattere buttando al vento la gara nel 1988. A questo punto si imbocca il celeberrimo Tunnel, all’interno del quale si percorre la veloce curva verso destra. La successiva, difficilissima staccata in discesa, precede la Nouvelle Chicane, che ha sostituito la vecchia Chicane del Porto, il punto più “facile” per i sorpassi.

A seguire, la veloce piega a sinistra del Tabaccaio introduce al complesso delle Piscine. La prima “esse”, intitolata a Louis Chiron, è velocissima, mentre la seconda è da percorrere più lentamente, con la vettura a sfiorare i muretti.

Dopo le due chicane, la strada si allontana dal porto e torna a salire con la curva Rascasse, prima denominata del Gasometro, che oggi prende nome dal locale posto all’interno. L’ingresso dei box immette sull’ultima chicane della pista, che prende il nome dall’ideatore del GP di Monaco. L’Anthony Noghes ci riporta sul rettifilo di partenza, con vetture e piloti pronti a sfiorare muretti e guard-rail per 78 giri in quello che è un vero e proprio monumento dell’Automobilismo.

ANNO DI COSTRUZIONE: 1929

LUNGHEZZA: 3.337 km

CURVE: 19

GIRI: 78

DISTANZA DI GARA: 260.286 km

Gli orari del GP di Monaco in TV e sul web

Venerdì 26 maggio

PL1: 13.30-14.30 diretta Sky Sport F1 HD

PL2: 17.00-18.00 diretta Sky Sport F1 HD

Sabato 27 maggio

PL3: 12.30-13.30 diretta Sky Sport F1 HD

Q: 16.00-17.00 diretta Sky Sport F1 HD / Differita TV8 18.30 / Cronaca web su Livegp.it

Domenica 28 maggio

Gran Premio: 15.00-17.00 diretta Sky Sport F1 HD / Differita TV8 18.00 / Cronaca web su Livegp.it

ORARI DIRETTE LIVEGP

Sabato 27 maggio

Diretta qualifiche dalle 15.45

https://www.youtube.com/watch?v=or4sW1pnsms

Domenica 28 maggio

Diretta gara dalle 14.45

https://www.youtube.com/watch?v=wb-AcUvx3nU

Nicola Saglia