Eppure, nell'immediato dopo-gara sono piovute addosso alla scuderia di Maranello diverse critiche per la gestione della strategia da parte del muretto box, reo di aver imposto al proprio pilota una tattica basata sulle due soste che non ha pagato nel confronto con l'inglese. E' stato però lo stesso Sebastian Vettel davanti ai microfoni a voler sottolineare i meriti della squadra per questo risultato: “Oggi abbiamo fatto una gara stupenda, mi sono goduto ogni giro: peccato solo che la coppa non sia grande come avrebbe dovuto essere. Non c’è alcun motivo di criticare la squadra per la strategia: quando ho cambiato le gomme per la prima volta pensavamo che sarebbe stata la tattica più veloce, quindi mi andava benissimo rientrare. Ovviamente ci aspettavamo che le gomme durassero un po’ meno, ma non è stato così. La buona notizia è che la macchina funziona e che un sabato ‘normale’ ci ha permesso di fare una gran gara. La mia partenza è stata perfetta, ho reagito bene al semaforo, non ho guardato gli altri concentrandomi su me stesso, e così sono riuscito a passare avanti e alla prima curva ero già primo. Ero davvero felice di essere in testa e poter spingere come volevo, e forse ho esagerato un pò all’ultima curva. Certo, sarei stato felice di poter guadagnare più di uno o due decimi al giro, magari tre, magari sette, ma penso che nel complesso sia stata una gran bella gara e non sia il caso di agitarsi troppo per le strategie. Dal mio punto di vista, so che abbiamo le persone migliori per le tattiche di gara. So anche che questa macchina è un passo avanti, che c’è del potenziale da tirar fuori e che ancora non siamo dove vorremmo essere. Penso anche che stiamo mettendo un’enorme pressione su noi stessi perchè vogliamo vincere. Siamo venuti qui come una squadra, abbiamo fatto del nostro meglio, questo weekend eravamo molto vicini e speriamo la settimana prossima di esserci.”

Decisamente sottotono, invece, la gara di Kimi Raikkonen, solo sesto sotto la bandiera a scacchi e autore di un fine settimana in cui non è mai riuscito ad esprimersi sugli stessi livelli del compagno di squadra, tanto da rimediare quasi 1' di distacco al traguardo: “Non è stato un weekend facile, abbiamo cercato di ricavarne il meglio, ma non possiamo assolutamente essere soddisfatti del risultato. La macchina andava bene in alcune parti della pista ma in altre, a causa delle basse temperature, ero in difficoltà con le gomme: quando ero libero di spingere andava tutto bene, ma poi quando dovevo rallentare per risparmiare carburante si raffreddavano ed era difficile farle funzionare. E’ andata così per la maggior parte della gara. Non so cosa aspettarmi dal prossimo fine settimana, ho visto il tracciato di Baku solo al simulatore, ma sono sicuro che sarà un circuito impegnativo. E’ sempre bello andare in un posto nuovo.”

Infine, l'analisi del team principal Maurizio Arrivabene ha evidenziato i progressi evidenziati dalla SF16-H a Montreal, quale positivo segnale in vista del prosieguo della stagione: “Oggi Sebastian ci ha fatto vedere una partenza favolosa e una grandissima gara, dimostrando che questa macchina ha i muscoli. Kimi ha sofferto forse un po’ troppo quando, in modalità risparmio di carburante, le sue gomme si raffreddavano e faticava a riportarle in temperatura. Quanto alle strategie di gara, abbiamo cercato di sfruttare la Virtual Safety car, che è durata molto meno del previsto. Avrebbe potuto essere una mossa molto valida, tenendo conto del degrado stimato sulle gomme Ultrasoft, che però non si è verificato. Anche così sono contento per il secondo posto di Seb, soprattutto per l’impegno dimostrato da tutta la squadra dopo Monaco. Adesso dobbiamo continuare a lavorare con umiltà ma con ancora più determinazione, e puntare finalmente alla vittoria.”

Se la Ferrari, dopo un periodo di appannamento facente seguito alle grandi aspettative della vigilia, sia effettivamente rinata ed in grado di contrastare la supremazia Mercedes nel resto della stagione, lo si potrà capire meglio già dal prossimo weekend in programma sul nuovissimo tracciato cittadino di Baku: un importante banco di prova che si preannuncia ricco di incertezze.

Marco Privitera

 

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