Quella canadese è stata senz’altro una gara difficile e sofferta, in parte condizionata dall’errore di Vettel e dalla conseguente penalizzazione da parte della FIA. In conferenza stampa non potevano che esserci forti sentimenti contrastanti: da una parte Vettel, arrivato in sordina, visibilmente amareggiato dalla decisione e dall’altro un Hamilton, arrivato tardi per i troppi festeggiamenti, raggiante e conscio di aver conquistato una vittoria non facilissima.

A parlare per primo è stato lo sconfitto di giornata e le parole sono state tutt’altro che dolci: “Sono arrabbiato! – ha esordito il tedesco - È un peccato, un vero peccato perché oggi non eravamo i più veloci, penso che Lewis lo fosse di più, ma abbiamo tagliato il traguardo per primi. Abbiamo ottenuto un'incredibile pole ieri e siamo riusciti a contrastarlo durante tutta la gara e rimanergli avanti fino alla fine.”

In merito al fattaccio ha prontamente risposto: “Ero tranquillo non ero sotto pressione per via di Hamilton, stavamo lottando e cercavo in tutti i modi di tenerlo dietro. Non c'è stato nulla di sbagliato tra me e Lewis. Abbiamo un grande rispetto reciproco e, sentendo fischiare alcuni fan nel momento in cui ha ricevuto la coppa, posso dire che non è stato giusto nei suoi confronti. Lui non c’entra nulla e non è stato bello.”

Ma non ci sono state solo parole di rimprovero nei confronti dei supporters: “Domani mi sveglierò e sarò felice perché la nostra gara è stata fantastica, i tifosi sono stati fantastici: mi hanno caricato al massimo ad ogni giro quando li vedevo esultare, è stata una sensazione fantastica.”

Ritornando sul luogo del delitto il pilota del cavallino è stato più che chiaro: “Ero sopra l'erba, le gomme si sono sporcate e le mie mani erano impegnate a mantenere l'auto dritta e, in quel momento, non ho visto gli specchietti, non sono multitasking e, onestamente, non so per cosa sono stato punito, non avrei potuto fare nient'altro! Non penso che sia un segreto che l'erba abbia meno grip rispetto l’asfalto, ho tirato un sospiro di sollievo quando sono riuscito a controllare la macchina e non andare contro il muro. Non sono riuscito a vedere dov’era Hamilton ero solamente impegnato a tenere dritta la vettura.”

La decisione impopolare ha fatto scattare un campanello d’allarme a Seb: “Vuoi rendere popolare il nostro sport con queste decisioni? I tifosi vogliono vederci correre, che è il vero spettacolo, noi ci divertiamo per questo, è solo un peccato per queste piccole e strane scelte.”

Tutt’altra storia la gara trionfale dell’inglese: "Voglio ringraziare la squadra, perché non sarei qui oggi senza di loro e soprattuto senza il loro grande sforzo. Abbiamo avuto un problema con il motore, se non fossero stati così rapidi e diligenti non sarei stato in grado di partire oggi, quindi grazie di cuore. Non è il modo in cui volevo vincere, ho tirato fino alla fine per cercare di superarlo ma sono arrivato un po’ lungo in diverse occasioni.”

A proposito del controverso incidente con Vettel ha così dichiarato: “Abbiamo avuto un problema alla curva 4 e siamo quasi arrivati al contatto. Seb è stato sfortunato, ma è così che vanno le gare. È una sua opinione, io personalmente ho affrontato la curva nella stessa maniera di sempre. Quando si rientra in pista non puoi tornare immediatamente nella traiettoria ma in sicurezza.”

Il campione Mercedes ha poi parlato della difficoltà nel gestire le alte temperature trovate in gara: “Faceva molto caldo, era molto difficile gestire la vettura, sono contento di essere arrivato salvo fino in fondo: abbiamo avuto problemi con le temperature dei freni e le mie gomme erano consumate, oggi è stata molto difficile.”

E poi in merito ai fischi: “La risposta del pubblico al termine della gara ha mostrato il malcontento dei tifosi con la decisione degli steward. È stata la peggiore conclusione di una delle migliori gare dell'anno, almeno per quanto riguarda la lotta per la testa, è stato un duello intenso fra due dei migliori piloti della categoria in uno dei circuiti più impegnativi e belli del campionato, un vero peccato!”

Insomma, discordi nella versione dei fatti, ma praticamente un coro unanime riguardo alle scelte future della FIA, soprattutto in merito all’uniformità nell’applicare le regole.

Da Montréal – Michele Montesano