Partenza dalla pit lane per la terza volta in carriera, dato significativo per descrivere il britannico. Uno start fortunato nella sfortuna, il tutto già al termine dei primi giri: a causa dei numerosi contatti, quali quello tra Vandoorne e Magnussen ed il crash tra Ocon e Grosjean che hanno reso necessario l'intervento della Safety Car, la strada è stata spianata alla Freccia d’Argento numero 44 per la rimonta. Distacchi annullati e serie di sorpassi impressionante, giro dopo giro, facilità e potenza alla massima espressione.

Nessuna resistenza nella cavalcata di Lewis Hamilton, ad eccezione del duo Massa-Alonso, in ogni caso sorpassato in poche tornate. Remuntada completa già dopo i primi trenta giri del GP, per via della consueta danza dei pit stop. Exploit finale grazie alla mescola supersoft: a suon di giri record infatti, il quattro volte campione è poi riuscito a scalzare la Red Bull in fase calante di Max Verstappen, per poi fermarsi alle spalle di Kimi Raikkonen.

"È stata una gara divertente, sapevo che avrei avuto molto da giocarmi per ripagare quanto accaduto ieri quando non ero io alla guida. Sono arrivato a pochi secondi dai primi, considerando il passo avrei potuto vincere facilmente. Ma sono cose che accadono, si può anche cadere, l'importante è come ci si riprende. Oggi con il cuore ho cercato di dimostrare perchè sono il campione del mondo." Così Lewis Hamilton, quarto a fine gara e Driver of the day FIA.

La Mercedes si dimostra ancora una volta la vettura da battere, anche se delude il secondo posto di Valtteri Bottas, non a livello della Ferrari di Vettel e del compagno, ancora dominante.

Simone Corradengo