Il fattaccio stavolta è avvenuto quando mancavano poco meno di 14 tornate alla conclusione, nella lunga e velocissima discesa che conduce al tratto Eau Rouge-Raidillon. I due piloti della "pantera rosa", in bagarre tra loro per la settima posizione, sono infatti entrati in collisione disseminando la pista di detriti e compromettendo di fatto la propria gara: Ocon con un'ala rotta che non gli ha comunque impedito di terminare al nono posto, Perez con una foratura che ha danneggiato irrimediabilmente il fondo vettura. In uscita dal tornantino della Source, Ocon ha tentato l'incrocio di traiettorie, nel tentativo di soffiare la posizione al compagno: ma quest'ultimo si è "dimenticato" di guardare negli specchietti, di fatto stringendo pericolosamente verso il muro la vettura gemella che stava tentando di infilarsi all'interno. 

Ma non è tutto: una situazione quasi analoga si era verificata già nel corso del primo giro, quando alcune decine di metri più avanti Ocon era riuscito a scavalcare il messicano infilandosi in uno spazio impossibile tra la vettura del compagno ed il muretto, con tanto di ruotata ad oltre 300 orari. L'atmosfera nel team da tempo non è più serena: da un lato c'è il giovane e rampante Ocon che, a suon di risultati, sta mettendo di fatto pressione al più esperto compagno, forte anche dell'appoggio Mercedes che in lui vede il proprio pupillo per il futuro; dall'altro c'è il solido messicano che, pur rimanendo alla finestra per una chiamata da un top team, attende ancora di conoscere quale possa essere il suo futuro. Di certo, al momento appare difficile poter ipotizzare una situazione del genere per un'altra stagione: urge dunque intervenire prontamente, per rasserenare gli animi nel team e placare i "bollenti spiriti" dei due focosi piloti.

I quali, nelle dichiarazioni post-gara, non le hanno mandate di certo a dire. Sentite Ocon: "Già al primo giro c'è stato un momento caldo con il mio compagno di squadra verso l'Eau Rouge. Ma posso accettarlo perchè eravamo nelle prime fasi e ci trovavamo in tre affiancati, nonostante io sia stato stretto contro il muro. Ma il secondo contatto con Sergio è stato troppo. Mi ha stretto contro il muro di nuovo, entrando in contatto con la mia ala anteriore e rischiando di metterci fuori gara entrambi. Questo ha impedito al team di cogliere punti importanti e non riesco a capire per quale motivo lui sia stato così aggressivo. Mi prenderò il tempo per parlare con lui da solo e spiegargli il mio punto di vista. E' un peccato perchè eravamo in una buona posizione con una macchina competitiva ed avremmo potuto raccogliere una quantità maggiore di punti".

Sergio Perez è apparso visibilmente dispiaciuto per quanto accaduto, pur rimarcando il tentativo di sorpasso forse un po' azzardato da parte del compagno-rivale: "Sono molto rammaricato per quanto accaduto, soprattutto per il team. Mi dispiace per l'incidente allo start, dove sono assolutamente colpevole. Non ho selezionato lo start-mode e ho perso potenza nella discesa. Stavo battagliando con Hulkenberg e mi sono spostato verso destra senza guardare negli specchietti. Nel secondo caso, credo che Esteban sia stato un po' troppo ottimista nel tentare la manovra perchè semplicemente non c'era lo spazio per passare. Ho solo seguito la mia traiettoria e lui avrebbe avuto il tempo di passarmi dopo l'Eau Rouge. Dobbiamo parlare di quanto accaduto e cercare di collaborare nell'unico interesse del team".

Pur non essendo presente a Spa, il boss Vijay Mallya ha tuonato attraverso un comunicato stampa: "Nonostante sia molto contento per le performance della nostra vettura, i ripetuti contatti tra i nostri piloti stanno diventando un problema. In queste circostanze non ho altra scelta se non quella di attuare una politica di team order in grado di salvaguardare la sicurezza e la posizione del team nella classifica costruttori". A quando il prossimo round?

Da Spa Francorchamps - Marco Privitera

 

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