In tal senso sono attese novità, ma il solo Alonso ha individuato e descritto ciò che vorrebbe nella "sua" Formula 1: "Mi piacerebbe vedere una battaglia più ravvicinata. Ho rivisto in tv una gara del '90 e, a parte le prime quattro macchine, tutte le altre erano state doppiate. Se guardiamo ora altre serie, c'è imprevedibilità. Qui, invece, potremmo scrivere l'ordine della pole già da ora". 

"I prossimi due mesi saranno cruciali per le nostre speranze per il campionato di quest’anno - ha proseguito lo spagnolo -. Speriamo di migliorare e se non saremo in lotta per il campionato allora speriamo di poter fare meglio del quarto, quinto o sesto posto e puntare il podio. Il quinto posto in Australia deve diventare normalità e non frutto della fortuna“. Il due volte iridato è anche convinto che, se la McLaren si confermasse competitiva come in Australia, il podio sarà un obiettivo perseguibile già da questa stagione, ricordando come nel 2008 in Renault riuscì a vincere guidando una macchina che non si spinse oltre il quarto posto nel mondiale costruttori.

Molto più schivo invece Kimi Raikkonen, che ha detto di ritenere una perdita di tempo l'ipotizzare una propria idea di Formula 1, in quanto non ha il potere di attuare queste idee. Molto più concreto invece sulle risposte che ha fornito riguardo il gap da Mercedes, o la presunta polemica con il team nata dopo il risultato di Melbourne: "In Australia è stato un weekend lineare, avrei potuto fare di più ma va bene, c'è sempre qualcosa su cui lavorare, abbiamo potuto provare poco durante le prove, ma siamo stati abbastanza soddisfatti, il team ha lavorato bene e le gare sono così. Abbiamo portato a casa buoni punti e guardiamo avanti, la macchina fin qui ha funzionato bene. Il gap dalle Mercedes? Chissà, lo vedremo in gara, ora è inutile tirare a indovinare, noi faremo del nostro meglio. Quello che conta è andare bene in gara, a me non dispiacerebbe essere lontano in qualifica se poi domenica si vince".

Nel corso della settimana passata, come detto, la stampa si è occupata di uno del team radio più "scoppiettanti" del weekend di Melbourne, che ha riguardato proprio Raikkonen. In questa comunicazione radio, Kimi punto il dito contro il muretto box affermando: "Mi avete detto poco fa che siamo in una situazione tranquilla, non fregarmi in questo modo!". Oggi, però, Iceman ha voluto mettere a tacere le polemiche: "Si parla sempre di tante cose, io in radio ho detto anche in passato diverse frasi, se ne si prende una e la si estrapola si possono inventare delle storie".

Valtteri Bottas ha invece voluto ricordare a tutti come in Mercedes siano consapevoli della minaccia che la Ferrari rappresenta qui in medio oriente. "Sappiamo che la Ferrari su questo tracciato ha sempre fatto ottime cose e che, come consuetudine, in gara riduce parecchio il suo distacco nei nostri confronti. Sono convinto che sarà lo stesso anche domenica e saremo tutti molto vicini, senza dimenticarci la Red Bull che sarà coinvolta a sua volta”. 

Particolare attenzione il pilota della Mercedes l'ha messa anche quando si è tornato a parlare dello sciagurato week end di cui si è reso protagonista in Australia, andando a sbattere nella Q3, e non riuscendo mai a svegliarsi alla domenica in gara. 

“Sono cose che possono capitare in Formula Uno. Fa parte del gioco commettere errori. Ma quello era il sabato, e già alla domenica avevo rimosso tutto e rielaborato quanto accaduto. Un passo falso che può succedere, ma dal quale bisogna essere bravi a ripartire. Ho a disposizione altre venti gare, per cui ho numerose occasioni per rifarmi. Sicuramente ho grande voglia di fare bene in Bahrein e sono pronto a dare il mio meglio”, ha concluso Bottas. 

Alessandro Gazzoni