Nel finale del GP dell'Azerbaijan si è verificato un problema passato quasi inosservato, quando Esteban Ocon è rientrato ad effettuare il proprio pit stop. Il francese, che aveva atteso fino all'ultimo giro per cambiare le gomme in attesa di una Safety Car, si è trovato davanti il personale FIA che aveva già messo le barriere del parco chiuso e i fotografi, pronti ad accogliere i primi tre. Una leggerezza quasi imbarazzante da parte della FIA, che ha comunicato che cambierà le procedure.

Il precedente

Non è neanche la prima volta che accade una cosa simile. Lo scorso anno, a Melbourne, Albon corse con una strategia simile, fermandosi al penultimo giro. In quel caso, l'inglese della Williams si trovò davanti i membri del Paddock Club, che venivano portati sotto il podio attraverso la pitlane. In quel frangente Albon non perse moltissimo tempo e chiuse comunque in zona punti. Stavolta, però, Ocon è stato costretto a perdere molta velocità per evitare di investire qualcuno.

Come si può risolvere?

Certo, si può anche capire che i fotografi e i commissari abbiano il loro lavoro da svolgere. Ma è anche vero che finché la gara non è finita, sapendo perfettamente che c'è ancora un pilota che deve rientrare ad effettuare il pit stop obbligatorio, forse non è il caso di correre per montare le barriere per il dopo gara. Anche perché, tra l'altro, la pista di Baku è lunga 6 km, e per il giro di rientro ci vogliono più di due minuti e mezzo.

Nel caso non si possa fare altrimenti, cosa abbastanza strana, si potrebbe pensare ad un correttivo. Ad esempio, in Indycar il regolamento prevede che i piloti debbano effettuare almeno due giri con ogni mescola: una soluzione del genere (ovviamente applicata con due delle tre mescole disponibili) porterebbe i piloti a fermarsi entro il penultimo giro, lasciando così il tempo a commissari e tutti gli altri di fare quanto dovuto. Oppure, si potrebbe da regolamento chiudere la pitlane all'ultimo giro: a parte strategie estreme, è difficile che qualcuno rientri ai box in quel frangente.

Le decisioni della FIA

In ogni caso, congetture a parte, la FIA ha analizzato la vicenda, e ha comunicato che verranno cambiate le procedure in merito all'allestimento del parco chiuso. Non si sa ancora come, ma lo scopriremo nelle prossima gare.

In ogni caso, non è la prima volta che a Baku i marshall si dimostrano poco efficaci in determinate situazioni. Dopotutto, qualcuno avrà pure autorizzato questi fotografi a scendere in pitlane. La Direzione Gara ha convocato sia i membri FIA addetti al parco chiuso che Ocon. In una F1 che deve ricordare ai meccanici che non possono esporsi dal muretto dei box per questioni di sicurezza, a torto o a ragione, il fatto che succeda un episodio del genere abbia luogo, suona come una nota stonata. Forse, c'è qualcosa di rivedere nella gestione di questa pista, che nel frattempo è stata confermata per altre tre stagioni, fino al 2026.

Alfredo Cirelli