La Ferrari colpisce ancora in qualifica e per la sesta volta nel 2022 conquista la pole position con Charles Leclerc. Uno scenario ormai familiare per la Scuderia e per Leclerc, che alla quarta partenza al palo consecutiva ora sono chiamati a trasformare i ruotini del poleman in punti pesanti per la lotta al titolo Mondiale contro Verstappen e Pérez.

LECLERC IMPLACABILE IN QUALIFICA

"Implacabile" è l'aggettivo giusto per definire l'atteggiamento di Charles Leclerc in qualifica, perché ha messo in mostra, per l’ennesima volta, tutto il suo talento sul giro secco, dimostrando per l’ennesima volta di essere il migliore in qualifica in Formula 1.

Se nel primo tentativo del Q3 ha dovuto accontentarsi del secondo tempo dietro al compagno di squadra Sainz per 47 millesimi, nel momento decisivo il monegasco si è permesso di prendersi la pole con mezzo secondo di vantaggio sul tempo del compagno di squadra. Vantaggio poi ridotto a poco più di due decimi da Pérez, che domani sarà al suo fianco in prima fila: un gap che non si era visto, tra primo e secondo, nelle prove libere e che ha colto di sorpresa Leclerc. “Tutte le pole sono belle ma questa non me l’aspettavo perché pensavo che Red Bull pensavo fosse più forte, ma sono estremamente felice” – ha detto Leclerc dopo la qualifica – “Sono riuscito a fare un buon giro alla fine”.

Se a livello statistico questa è una pole da record – 15^ pole in Ferrari, dietro i soli Schumacher e Lauda, 8^ volta consecutiva in prima fila come solo Schumacher nel 2002-2003 – dal punto di vista del morale questo risultato rappresenta un buon boost per la gara dove è necessario dover convertire la pole in punti pesanti. Nelle tre gare precedenti dove ha fatto la pole, Leclerc ha chiuso con un 2° posto, un 4° posto e un ritiro a Barcellona. “Non è un obbligo concretizzare, ma dobbiamo farlo” – ha affermato il monegasco a Sky Sport – “Voglio vincere domani e faremo di tutto, il potenziale c’è, lo abbiamo mostrato a Barcellona e anche sul passo a Monaco. Speriamo che vada tutto bene ma non so quanto sia buono il passo della Red Bull. Io sono fiducioso e sono contento del feeling che ho con la macchina”.

Leclerc e Ferrari sono a un punto di non ritorno: non perdere più punti da Red Bull dev'essere un mantra per poter coltivare quel sogno iridato che dopo l'Australia sembrava saldamente in pugno. La Scuderia ci deve provare e deve sfruttare anche i miglioramenti arrivati dopo gli aggiornamenti montati sulla F1-75 da Barcellona, con la Ferrari che è diventata più gentile sulle gomme: un fattore chiave per poter lottare ad armi pari con la Red Bull.

SAINZ MANCA NEL MOMENTO DECISIVO E APRE UNO SPIRAGLIO A RED BULL

Sta diventando una sorta di maledizione la caccia alla prima pole in carriera per Carlos Sainz, che per una serie di piccoli errori nel giro decisivo si è dovuto accontentare del 4° posto. Lo spagnolo è caduto nel desiderio di andare a caccia di qualcosa di più, finendo così con il restare a mani vuote, ancora una volta, e venendo punito da una pista che non perdona la minima sbavatura. “È stata una buona qualifica fino a quel momento, ero in lotta per la pole ed era da un paio di gare che non ne ero coinvolto, per me è importante essere tornato a farlo”, ha commentato lo spagnolo a Sky Sport. “Si poteva fare primo e secondo oggi con un bel giro”.

Sicuramente, avere Sainz più avanti sullo schieramento avrebbe aiutato la Ferrari in ottica strategia: avere Pérez, invece, al fianco di Leclerc, può permettere alla Red Bull di poter giocare con le tattiche di gara proprio con il messicano, come successo già nella recente trasferta di Monaco dove Ferrari ha perso una vittoria con il monegasco. Sainz dovrà rimediare domani: partire bene e provare a superare Verstappen in curva 1 può essere la chiave per girare l'inerzia a favore della Ferrari.

Da sottolineare anche come Sainz continui a lamentare un feeling non perfetto con la F1-75, adducendo a questa mancanza di sensazioni ottimali con la vettura il crollo nel finale del Q3: “Sto capendo meglio la macchina ma mi manca cosa fare in Q3 quando devo mettere insieme tutto il giro. Oggi non ci sono riuscito, ci riproverò la prossima volta”. Un grido d'aiuto che la Ferrari deve ascoltare e risolvere per avere una parità numerica contro una Red Bull che può contare a tempo pieno su due assi potendo permettersi di osare per vincere.

Mattia Fundarò