Si chiude con due pole position e un podio il bilancio della Ferrari in Azerbaijan. La scuderia di Maranello, dopo un travagliato inizio di stagione, archivia il weekedn azero con timidi segnali di ripresa, anche se solamente con Charles Leclerc.

IL MASSIMO OTTENIBILE

Dopo le Red Bull imprendibili per tutti, la Ferrari. E non a distanza così siderale come si poteva ipotizzare alla vigilia del GP Azerbaijan. Certo, il distacco è sempre di quelli consistenti ma, soprattutto in qualifica, la Rossa ha dimostrato (anche se solo con Leclerc) di poter lottare ad armi pari con il team Campione del Mondo, ed è sicuramente un'ottima base di partenza da cui ripartire. Le due pole position conquistate dal monegasco, unite al secondo posto nella Sprint e al terzo nella gara odierna, hanno rappresentato il massimo a cui Maranello poteva ambire, anche se il dubbio che i risultati siano più frutto del talento di Leclerc che dell'effettivo miglioramento della vettura, permane neanche tanto velatamente.

ENIGMA SAINZ

La nota stonata del weekend è rappresentata, purtroppo, da Carlos Sainz, con lo spagnolo mai al livello del compagno di squadra per tutto l'intero weekend. Problemi di bilanciamento e mancanza di fiducia nella vettura non possono giustificare una prestazione davvero impalpabile del #55, che ancora una volta ha qualche sassolino dalla scarpa da togliersi nei confronti del compagno di squadra: "Nel sorpasso subito da Alonso non volevo colpire Charles: volevo essere sicuro di non perdere il carico e dovevo staccare un po’ prima. In ogni caso mi ha sorpassato bene Fernando, è stato bravo lì. Ieri ho fatto una bella difesa io, e oggi è stato bravo lui, queste sono le gare“, ha commnetato lo spagnolo a Sky Sport F1. “Avremo tante lotte quest’anno, ma non penso che il risultato finale sarebbe cambiato se fossi rimasto davanti, perché si è visto che aveva più passo di me".

L'ONESTA' DI CHARLES

Soddisfatto ma con i piedi per terra il monegasco che, finalmente, è riuscito a chiudere un weekend senza intoppi o contrattempi. Ma per Charles bisogna guardare avanti e non indietro e nonostante il buon weekend la strada per competere con le Red Bull è ancora molto lunga e tortuosa: "La Red Bull è di un’altra categoria quando si tratta della gara, il nostro miglior giro in qualifica ci ha permesso di partire davanti ma loro hanno molto più passo e ci hanno superato subito. Hanno trovato qualcosa che a noi ancora manca, ma stiamo lavorando tanto per migliorare e già oggi c’è stato un miglior feeling con la macchina. Non sappiamo però effettivamente quanto ci siamo avvicinati".

CONTINUARE A CREDERCI

Non perdere la fiducia e continuare a sognare. E' questa la convinzione di Leclerc che rende merito anche all'ottimo lavoro svolto dalla squadra: "Non ci sarà nulla che non mi permetterà di sognare, perché io continuerò a crederci. Sicuramente però, dopo una gara così, si capisce che c’è ancora tanto lavoro da fare. Forse abbiamo fatto qualche passo avanti, ma ci sono ancora da fare passi da gigante per arrivare al livello della Red Bull. Anche l’Aston Martin ha una macchina migliore della nostra in modalità gara, ma questo weekend abbiamo fatto tutto perfettamente".

PROSPETTIVE PER IL FUTURO

La parola d'ordine non può che essere lavorare. Che poi è il concetto espresso anche da Frederic Vassseur nelle dichiarazioni post gara, in cui il manager francese ha confermato i miglioramenti della squadra dopo Melbourne, anticipando profondi aggiornamenti della vettura dal GP di Miami che, nelle intenzioni, dovrebbero far avvicinare Maranello ai rivali che attualmente sono più prestazionali. Che poi è l'auspicio dei tanti tifosi della Rossa sparsi in tutto il mondo.
Vincenzo Buonpane