E proprio la Red Bull è stata l'unica scuderia che ha diversificato le scelte delle gomme usate nel Q2 montando quelle supersoft, quando tutti gli avversari avevano già deciso di passare il taglio del turno con gomma ultrasoft.

Scelta che può avere dei vantaggi e degli svantaggi: il primo punto a favore sarà quello di poter allungare il primo stint ed impostare la gara tranquillamente con la strategia ad una sola sosta, pur sacrificando un po' di prestazione, visto il margine di circa 7 decimi fra la mescola ultrasoft che avranno gli altri top team e la gomma gialla che sarà "indossata" dalla Red Bull. Lo svantaggio prestazionale diventerà poi vantaggio nel secondo stint, quando sicuramente la vettura di Newey andrà su una mescola più morbida rispetto alla concorrenza. 

L'allungamento iniziale dello stint da parte della scuderia di Milton Keynes potrebbe anche portare ad un possibile overcut sulla prima macchina che la precederà, nel caso in cui la gomma ultrasoft mostrasse un degrado eccessivo tale da costringere qualche big al pit stop anticipato, rischiando di finire nel traffico successivamente. Opzione che al momento è da scartare, vista l'ottima costanza di rendimento della gomma Ultrasoft nella giornata del venerdì con temperature molto più alte di quelle che avremo in gara. Un altro svantaggio che avranno i piloti Red Bull con la gomma Supersoft sarà sicuramente lo scatto al via, in virtù di un'aderenza inferiore rispetto alla gomma Ultrasoft.

Proprio la partenza sarà sicuramente uno snodo fondamentale del Gran Premio di Melbourne: da sottolineare che sarà il primo start con Halo, il quale qualche problema di visibilità dei semafori potrebbe darlo. In virtù di questo è stato spostata la posizione dei pannelli semaforici e alla fine delle sessioni di prove libere è stato permesso ai piloti di effettuare delle prove di partenza direttamente dalla griglia.

Dalla partenza alla prima curva ci sono 377 metri, una distanza non eccessivamente lunga e comunque tale da non apportare grosse variazioni di classifica, al netto di errori clamorosi. Le prime due curve sono abbastanza insidiose, in passato ci sono stati numerosi incidenti allo start. Dopo il via, le occasioni di sorpasso in pista non sono molte, con curva 1, curva 3 e curva 13 unici punti in cui poter pensare ad un attacco. Proprio per tal motivo la Federazione ha deciso prima di queste staccate di inserire le relative zone DRS, per un totale di tre punti di attivazione dell'ala mobile. 

Dando uno sguardo alle velocità di punta, possiamo notare come la Ferrari sia la vettura più veloce sul dritto con i suoi 321 Km/h sul rettilineo principale, quindi la Mercedes un po' più lenta e ferma a 318 km/h e la Red Bull che paga ancora parecchio la carenza di cavalli della power unit Renault, essendo in ritardo di circa 10 km/h sul rettilineo. La Rossa potrebbe fare il predatore, magari provando un attacco alla Mercedes nelle prime fasi di gara, così come la Red Bull potrebbe essere la preda della sorprendente Haas motorizzata Ferrari.

Al di là dei possibili scenari in pista, ampio valore come sempre avranno le strategie dei vari team: secondo la nostra analisi, tutti le squadre proveranno ad effettuare una sola sosta, cercando di gestire nel miglior modo possibile la gomma ultrasoft nel primo stint, che come detto prima dovrebbe avere una buona durata.

Chi non potrà gestire la gomma Ultrasoft da subito sarà Hamilton, che se rimarrà in testa alla gara dopo il via, dovrà cercare di aprire subito un gap con le due Rosse all'inseguimento. Infatti, se la Ferrari rimarrà vicina ad Hamilton nelle prime fasi, potrebbe attaccare strategicamente il pilota anglo-caraibico in due modi diversi, in una sorta di uno contro due. Fra gli scenari immaginabili ci potrebbe essere quello di diversificare la strategia dei due piloti, anticipando la sosta del primo pilota rosso, magari quello che si trova dietro alla Mercedes. Situazione che quasi sicuramente costringerebbe Hamilton a rispondere subito all'attacco Ferrari, andando anch'egli ai box. Con questa mossa Hamilton si prenderebbe due rischi di sorpasso dai rispettivi rivali: undercut da parte della Ferrari che si è fermata ai box, overcut da parte dell'altra Ferrari, quella rimasta in pista, nel caso dovesse finire nel traffico dopo il pitstop. In questo caso la scuderia di Maranello avrà sacrificato un pilota per la causa, ma solo nel caso in cui la variabile traffico si rivelasse negativa per lui: dato importante da tenere a mente i 23,5 secondi che si perdono per percorrere la pit-lane ed effettuare la sosta.

Come detto in precedenza ci si aspetta una gara con una sola sosta, ma nel caso in cui la Ultrasoft non avesse durata nel corso del primo stint i team potrebbero decidere di passare al piano B, usando gomma Supersoft nello stint centrale, per poi montare nel finale di gara o una gomma Supersoft nuova o una Ultrasoft usata. Un'altra opzione potrebbe vedere qualche team, come provato nelle prove comparative del venerdì, montare la gomma Soft nella seconda parte di gara tenendo in considerazione che il gap tra la gomma gialla e quella rossa è solo di due decimi.

Le simulazioni del venerdì, però, vanno prese con le pinze visto che le temperature dell'asfalto raggiungevano i 40 gradi: condizione che non vedremo sicuramente in gara per via di un abbassamento delle temperature.

Il primo stint è stato simulato da tutti con gomma Ultrasoft, la quale ha retto bene la durata quando non strapazzata troppo nei primi giri del run. Nel secondo stint, come detto, è stato differenziato il lavoro in casa Mercedes e Ferrari, dove rispettivamente Hamilton e Raikkonen hanno girato con la gomma Supersoft, mentre i loro team mate hanno provato la gomma Soft. Gomma a banda gialla scelta anche dal duo Red Bull.

A livello cronometrico, i raffronti con le gomme Ultrasoft sono abbastanza simili per tutti i team: con gomma rossa Hamilton ha fatto la differenza nei confronti di Raikkonen, autore però di uno stint di difficile comprensione dato il traffico. Ha tenuto botta, invece, Vettel nel confronto a parità di gomma (gialla) con Bottas, con le due Redbull che non si sono mostrate in palla come nella prima parte di simulazione gara con gomme Ultrasoft. A livello di tempi, i due compound Soft e Supersoft sono abbastanza simili, con tre decimi circa di vantaggio per la gomma rossa.

Altro fattore da non sottovalutare nella gara australiana sarà il consumo del carburante. Infatti, per concludere il Gran Premio serviranno quasi tutti i 105 Kg, limite massimo previsto dal regolamento. Ci si aspetta qualche team impegnato in tanti life and cost nel finale di gara, con occhi puntati soprattutto sulla Ferrari, che pare avere la power unit più esigente di carburante rispetto alla Mercedes.

In conclusione, la Mercedes è la grande favorita della gara, con una Rossa che si giocherà tutto in partenza e sul passo gara. La Red Bull può provare a giocare il ruolo del terzo incomodo tentando di far saltare il banco in virtù della strategia diversificata al via.

Francesco Magaddino