Mercedes davanti, ma la Ferrari (almeno con Vettel) non è lontana. E’ questo il responso della terza sessione di prove libere del GP d’Australia a Melbourne, finalmente svoltasi su pista asciutta. Lewis Hamilton, per la terza volta su tre, ha chiuso al comando in 1:25.624, precedendo di 0”176 il compagno Nico Rosberg e di 0”228 la Rossa di Sebastian Vettel. La W07 ha messo in mostra prestazioni realmente notevoli con gomma Soft, riuscendo ad abbassare la pole dello scorso anno, salvo poi non riuscire a migliorarsi più di tanto nel finale con la mescola Supersoft.

Alle spalle dei magnifici tre si è piazzato l’ottimo Carlos Sainz, a precedere Kimi Raikkonen (autore di un giro non perfetto) e l’altra monoposto di Faenza, quella di Max Vertsappen. Nella top ten anche le Williams e le Red Bull, mentre è apparsa in crescita la McLaren. Ma vediamo com’è andata la sessione, in attesa delle qualifiche che scatteranno alle ore 7:00 italiane (cronaca diretta su radio LiveGP del Q3 dalle 7:45):

La cronaca. Pista finalmente asciutta a Melbourne per la terza sessione di prove libere: un’occasione preziosa per piloti e team al fine di testare la simulazione qualifica e lavorare sul passo gara. Al semaforo verde, subito in pista le due Ferrari, seguite da verstappen e dalle due Renault. Ma è subito crash in corsia box, dove vengono incredibilmente a contatto la Manor di Haryanto e l’Haas di Grosjean: tutto avviene ad andatura piuttosto ridotta ma entrambe le monoposto riportano danni che costringono i tecnici a mettersi al lavoro. Il primo crono della giornata è quello di Jolyon Palmer: 1:35.894, subito battuto da Verstappen e dal compagno Magnussen. Svarione per Nasr alla curva 4, con il brasiliano che perde il controllo della vettura senza danni, mentre invece Alonso e Perez subito dopo sono entrambi autori di un testacoda alla penultima curva. Dopo i primi 15’, Ricciardo comanda la situazione con 1:27.733 davanti a Kvyat (le Red Bull subito concentrate sulla simulazione qualifica), quindi Vettel, Rosberg, Hamilton e Hulkenberg. Curiosa situazione nel T3 tra Magnussen e Rosberg: entrambi i piloti finiscono “lunghi” e sono costretti a ripartire utilizzando la via di fuga. Intanto, la Ferrari inizia a fare sul serio: Raikkonen balza al top in 1:27.560, scavalcando le Red Bull ma montando le Soft anziché le SuperSoft. Nel primo giro Vettel viene leggermente ostacolato da Bottas, ma poco dopo abbassa di quasi tre decimi il tempo del compagno. Ricciardo monta un nuovo set di Supersoft e si riporta in vetta sopravanzando Vettel di 0”143, mentre anche Grosjean riesce a rientrare in pista piazzandosi in P6. Ma arriva la Mercedes: 1:26.149 per Rosberg, che a parità di gomma rifila oltre sei decimi a Vettel, abbassando il tempo della pole position ottenuta lo scorso anno. Hamilton, dopo aver abortito il primo giro per traffico, ottiene la seconda prestazione a 0”328 dal compagno. Raikkonen monta la Supersoft ma non riesce ad eguagliare la prestazione del leader, mentre invece l’impresa riesce a Vettel, che piazza un 1:28.852 sempre su gomma rossa. Nel finale, anche le due Mercedes montano la gomma Supersoft: Hamilton si porta al comando in 1:25.624 con 0”176 su Rosberg, non riuscendo però a migliorare come fatto dalla Ferrari nel passaggio alla mescola più prestazionale. In extremis, anche Alonso riesce ad inserirsi nella top ten, mentre Sainz riesce a scavalcare Raikkonen portandosi in quarta piazza. Palmer assaggia la ghiaia in curva 6, riuscendo comunque a rientrare in pista senza danni. La bandiera a scacchi sancisce la momentanea fine delle ostilità: in attesa della prima qualifica stagionale.

Marco Privitera