Quando debutta nel calendario iridato di Formula Uno (correva l’anno 1973), il tracciato di Interlagos è lungo quasi 8 chilometri (7.960 metri per la precisione) nei quali si alternano rettifili e curve veloci. Percorse le prime due veloci curve, i piloti giungevano sul Retao che li conduceva alla staccata di curva 3, poi alla Junção e al successivo allungo che terminava con la staccata della Ferradura. Percorso quel tratto a “gomito”, c’era un nuovo allungo verso la Curva do Lago che, attraverso la Rete Oposta, divideva la seguente Curva do Sol.

Dopo il tratto della Curva do Sargento, seguiva un breve tratto che portava alle curve in successione 10-11-12-13-14 (Laranja, Pinheirinho, Cotovelo, Mergulho). L’ultimo tratto, come il primo, prevedeva due curve ad alta velocità di percorrenza, la Subida dos Boxes e l’Arquibancadas, con quest’ultima che immetteva sul rettilineo principale. Sull’originario layout di Interlagos, a cavallo tra il 1973 e il 1980, sono state disputate sette gare valide per il campionato del mondo di Formula Uno. Le prime tre edizioni videro il trionfo di due idoli locali: Emerson Fittipaldi e Carlos Pace. Proprio alla memoria di quest’ultimo, perito in un incidente aereo il 18 marzo 1977, è stato dedicato il tracciato nel 1985. Niki Lauda, Carlos Reutemann, Jacques Laffite e Renè Arnoux sono stati gli altri piloti che sono saliti sul gradino più alto del podio del vecchio Interlagos.

Dopo aver ospitato sette edizioni, la pista brasiliana di Interlagos subisce un profondo restyling, comprese anche le infrastrutture che compongono l’autodromo. Negli anni '80 il Circus si sposta a Rio, sul tracciato di Jacarepaguá (abbattuto qualche anno fa per costruire il villaggio olimpico), tornando nuovamente a San Paolo solo nel 1990. Tra le parti del tracciato riviste figura la prima curva, diventata ora una chicane (la S di Senna) che porta oggi i piloti ad affrontare la Curva do Sol e quindi la pista in senso antiorario. Inoltre tra la staccata della Ferradura e la curva Laranya viene creato un segmento di asfalto per unire i due tratti. Per aumentare le vie di fuga vengono anche rivisti i tratti tra Junção (divenuto sul nuovo tracciato il nome dato alla curva 12) e Megulho. Modifiche che hanno ridotto la percorrenza sul giro dai quasi otto chilometri originari agli attuali 4.309 metri.

Gli ultimi accorgimenti in ordine cronologico (2014-15) riguardano l’ingresso della corsia dei box, divenuto una 'esse' per evitare il taglio della linea bianca che delimitava la pista dalla corsia di rientro (Felipe Massa nel 2013 venne sanzionato per aver commesso una simile manovra) insieme alla ristrutturazione del paddock. 

Piero Ladisa 

 

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