Giornata importante quella di oggi per la Ferrari che a Maranello ha tenuto una conferenza stampa a cui hanno preso parte i media internazionali e italiani, tra cui noi di LiveGP, collegati via Zoom. Tanti i temi toccati dal Team Principal Mattia Binotto, quali l'imminente stagione 2021, quella del 2022 e la gestione di una coppia di piloti tra le più giovani di sempre nelle storia del Cavallino

La conferenza stampa è stata preceduta da una video in cui proprio Binotto ha introdotto quella che sarà la stagione 2021, non nascondendo le difficoltà e non facendo nessun tipo di proclamo, in pieno low profile mostrato a più riprese sia nell'ultima parte della stagione 2020, che nelle prime battute di quella che si aprirà tra poco meno di un mese in Bahrain.

RITORNO ALLA VITTORIA

Inevitabile fare un bilancio dell'anno appena trascorso, puntando decisamente però anche al futuro, in cui la Ferrari dovrà inevitabilmente tornare ad essere protagonista: "Evitare una stagione come il 2020, fare meglio è l'obiettivo minimo. Imparare dagli errori, alcuni saranno evitabili, altri inaccettabili. La responsabilità di vestire Ferrari sta tutto nel sapere che cosa rappresenta nel mondo questo marchio: è una eccellenza italiana, una storia e una tradizione.  E' un onore vestire questa divisa. Dobbiamo tornare a vincere, come dice il nostro Presidente, è un imperativo, un cambio di mentalità necessario e per farlo ogni piccolo dettaglio sarà importante".

NESSUN CAMBIO DI RUOLO

In riferimento al comunicato della giornata di ieri su alcune nuove figure in seno alla scuderia, Binotto ha smentito sia un suo cambio di ruolo all'interno della scuderia, sia un "alleggerimento" delle sue mansioni: "Non esiteremo ad assumere persone che possano rappresentare un valore aggiunto, ma non ce ne sono in arrivo. E comunque non viene meno il mio ruolo e le relative responsabilità. Programma WEC? Non sarò io a gestirlo".

OBIETTIVI PER IL 2021 E PER IL 2022

"L'anno scorso eravamo lenti in rettilineo, un problema dovuto sia all'aerodinamica, sia alla power unit. Abbiamo lavorato per risolvere i due aspetti, migliorando l'efficienza e aumentando la potenza. Con il tempo e le possibilità che avevamo col regolamento, ci siamo applicati su questi due aspetti, poi dal primo gennaio, come da regolamento, abbiamo cominciato a lavorare sulla macchina del prossimo anno, che rappresenta un deciso cambiamento totale".

"In F.1 chi è forte si porta questo vantaggio l'anno seguente sfruttando la base della monoposto a disposizione, dal 2022 chi è forte lo sarà ancora, ma non avrà più il vantaggio di questa opportunità perché si parte da un foglio completamente bianco".

"Per la Ferrari rappresenta un punto di svolta. Non dico che vinceremo, ma che dovremo giocarcela di sicuro. Nella mia posizione più che la pressione sento la responsabilità del ruolo, di rappresentare una eccellenza italiana nel mondo che deve agire di conseguenza".

NESSUN NUMERO 1

Inevitabili e molteplici anche le domande sullo status dei due piloti, con Binotto che smentisce categoricamente l'esistenza di gerarchie prestabilite: "Non c’è un pilota numero uno e un due, all’uno metto solo la squadra. Deciderà il cronometro, come sempre. Poi se saremo nella condizioni di essere sempre in pole e stabilmente nelle primissime posizioni, allora potremo privilegiare gli interessi individuali. Ma vien da sè che se lavoreremo per portare punti alla squadra, automaticamente ottimizzeremo anche prestazioni dei piloti".

Vincenzo Buonpane

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