Sono stati ben tre (più uno) i portacolori italiani che hanno preso parte alla finalissima internazionale: infatti, oltre ad Alberto Foltran (17 anni, di Treviso), Nicolò Fioroni (16 anni, di Sondrio) e Tiziano Brioni (20 anni, di Roma), ad unirsi alla compagnia anche il foggiano d'adozione Gianfranco Giglioli, 20enne rappresentante del Venezuela ma ormai da anni residente in Puglia. Un'esperienza per loro incredibile, in un evento ampiamente promosso e supportato da Liberty Media, che ha concesso anche a venti giornalisti di sfidarsi nell'apposito box allestito per l'occasione (per la cronaca, chi vi scrive ha concluso la propria esperienza con un...mediocre sesto posto). I piloti "virtuali" sono stati trattati come delle vere e proprie star, con tanto di diretta televisiva della gara finale e premiazione sul podio ufficiale del Gran Premio alla presenza di Chase Carey, dopo aver potuto incontrare i propri beniamini nel paddock durante il weekend.

Una finale giunta al termine di un complesso meccanismo di selezione, scaturita dalle sfide online internazionali sul famoso gioco F1 2017 e successivamente dalle semifinali di Londra che hanno sancito i nomi dei venti piloti virtuali più veloci al mondo. Ma lasciamo che siano loro stessi a raccontarci quest'esperienza.

La prima domanda riguarda come abbiano iniziato ad avvicinarsi a questa attività. Ci risponde per primo Gianfranco: "Personalmente ho iniziato anni fa, cimentandomi con il gioco F1 2011, dopodichè la passione è cresciuta sino a farmi entrare in un'apposita community denominata Formula Italian Team, dove ci affrontiamo con moltissimi altri utenti". "Già, è attivo un forum - lo incalza Nicolò - e un vero e proprio sito internet, con sfide e raggruppamenti suddivisi in base alle varie performance. Si tratta di un mondo in continua crescita". Anche Tiziano ci dice la sua: "Io personalmente vengo da altri campionati, ma qui ho notato che il livello è davvero molto alto. Ci sono numerosi piloti racchiusi in cinque decimi, dunque la sfida è tiratissima". Sulla stessa linea anche Alberto: "Qui si avverte la sensazione di essere al top, ci si confronta con i migliori al mondo ed è senz'altro un'esperienza molto stimolante".

Ci chiediamo dunque quali attrezzature occorrano per poter intraprendere questa strada. Tutto lascerebbe immaginare che servano simulatori assai costosi e sviluppati. E invece...la risposta è pressoché univoca: "Io ho semplicemente il monitor piazzato sopra l'enciclopedia...oltre ovviamente al volante e alla pedaliera - dice Gianfanco - non servono grosse spese, anche se qui ci siamo chiaramente trovati a disposizione delle postazioni di primissismo livello". "Già, penso che queste postazioni valgano sui 4-5mila euro - sottolinea Tiziano - personalmente avevo iniziato con il pad, ma poi mi sentivo incompleto ed ho optato per comprarmi anche il volante".

La fase eliminatoria è stata molto complessa, con selezioni online aperte a tutti i possessori di F1 2017: "Inizialmente abbiamo affrontato degli eventi online, in cui ognuno da casa propria poteva prendere parte a delle sfide con valori preimpostati. Dopo aver concesso ai primi cinque tra i possessori di Xbox, PS4 e PC di passare alla fase successiva - prosegue Alberto - siamo giunti fino alle semifinali svoltesi a Londra lo scorso 10 Ottobre. Da qui sono poi scaturiti i nomi dei 20 finalisti...ed eccoci qua".

Ma chi tra i veri piloti del Circus ha voluto provare il simulatore? "E' venuto Grosjean - dice Gianfranco - e ci siamo trovati nell'insolita situazione di dover dare dei consigli sul come andare forte...a un pilota di Formula 1!".

Una novità che ha contribuito ad alleggerire il clima dell'ultimo weekend stagionale, raccogliendo interesse, curiosità ma anche sorpresa, proprio in virtù dell'attenzione che Liberty Media ha voluto dedicare a questo evento, con tanto di presentazione in "stile americano", magliette e gigantografie personalizzate per i finalisti e presenza di piloti (su tutti, Fernando Alonso) nell'apposito studio televisivo allestito per commentare le performance dei giovani campioni dei videogiochi. La strada per il futuro è già tracciata...

Da Abu Dhabi - Marco Privitera

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