Brutta disavventura per Charles Leclerc che, nella serata di Pasquetta, si è visto vittima del furto di un orologio di valore. Il pilota monegasco si trovava a Viareggio, nella zona della Darsena, insieme al suo personal trainer quando è avvenuto il furto.

UN FURTO DA MIGLIAIA DI EURO

Charles Leclerc è stato vittima di una brutto episodio a Viareggio nella serata di Pasquetta. Il monegasco aveva trascorso una serata tranquilla insieme al suo personal trainer Andrea Ferrari e alcuni amici, in attesa del weekend di Imola.

Intorno alle 23, Charles si trovava a passeggiare in una via poco illuminata, quando è stato riconosciuto da una serie di ammiratori, che si sono avvicinati per chiedergli un autografo. Approfittando della folla e dalla mancanza di illuminazione in quella strada, un uomo ha sottratto l’orologio a Leclerc, un Richard Mille in edizione limitata.

Quando Charles e il suo personal trainer si sono accorti del furto, hanno subito avvertito i Carabinieri. Attualmente sono ancora in corso le indagini da parte delle forze dell'ordine per ritrovare la refurtiva. 

LA RABBIA DI ANDREA FERRARI

Andrea Ferrari, cresciuto a Viareggio, ha raccontato il furto subito da Leclerc sul suo profilo social. Il personal trainer, nel raccontare la storia, non ha risparmiato le critiche al comune di Viareggio per la mancata illuminazione di quella strada.

Sono mesi che via Salvatori è completamente al buio, - ha scritto - sono mesi che facciamo la segnalazione. Bene, in via Salvatori ieri sera ci hanno rapinato, pensate di sistemare i lampioni prima o poi? Chiedo per un amico...”

Dopo questo furto, il comune di Viareggio dovrà per forza ascoltare le richieste dei suoi residenti e prendere dei provvedimenti. Leclerc, dal canto suo, dovrà subito dimenticare questo episodio e pensare al weekend di Imola, dove arriverà in testa alla classifica piloti. Una brutta pagina anche per tutti i tifosi della Rossa, che, a causa dei soliti noti, da questo momento avranno sicuramente più difficoltà ad avvicinarsi al proprio beniamino. 

Chiara Zaffarano