La decisione era nell'aria in casa Ferrari, ma certamente iniziare in questo modo un weekend di un Gran Premio non è certamente stimolante e appagante: Vettel e Raikkonen saranno infatti penalizzati di dieci posizioni sulla griglia a Austin. Il motivo? L'utilizzo della specifica numero 5 del motore endotermico della Power Unit che, come da regolamento, comporta l'inevitabile penalizzazione.

La Ferrari ha comunicato di non aver utilizzato i 4 gettoni di sviluppo ancora a propria disposizione e che pertanto il motore sarà nella stessa versione di quello presentato in occasione del Gp d'Italia a Monza. Il Cavallino ha voluto con ogni probabilità approfittare anche delle incerte condizioni meteo previste per il fine settimana in Texas, anche se il fatto di dover partire nella seconda metà dello schieramento spegne le flebili speranze di titolo di Sebastian Vettel. Il quale, almeno a parole, ha dimostrato di approvare la scelta: "Avremo la penalizzazione di 10 posizioni in questa gara per la sostituzione del motore, ma è sempre stato questo il piano. Non è un grande segreto e non è una sorpresa per noi. La storia è che questo è sempre stato previsto per avere il motore più potente a disposizione in ogni appuntamento della stagione. Penso che i nostri ragazzi del reparto motori abbiano fatto un lavoro enorme, quindi questo non deve essere visto come un aspetto negativo. Semmai è molto positivo. Ovviamente dobbiamo prendere la penalità qui, ma dovremmo guardare anche all’aspetto positivo, ovvero che siamo stati in grado di fare grandi passi avanti, piuttosto che guardare alla penalizzazione". Si chiudono, così, anche le voci che volevano la casa di Maranello titubante nell'effettuare la sostituzione vista la lotta Mondiale ancora aperta.

Ad essere penalizzati, per l'ennesima volta, da queste regole assurde saranno i tifosi e gli appassionati che vedranno le due Rosse dannarsi in pista il sabato per poi essere mestamente retrocesse e costrette ad affannosi recuperi in gara. Alla faccia della competizione in pista e dello spirito del motorsport.

Vincenzo Buonpane