Presente in calendario dal lontano 1971, il circuito Paul Ricard di Le Castellet si appresta ad ospitare per la ventiduesima volta nella propria storia il Gran Premio di Francia di Formula 1. Andando a ritroso nel tempo, una delle edizioni più ricche di spunti interessanti è quella svoltasi nel Luglio 1989, caratterizzata da diverse novità nel mercato piloti e soprattutto dalla carambola che allo start vide come protagonista la March del brasiliano Mauricio Gugelmin.

SI ACCENDE IL DUELLO PROST-SENNA

A tre settimane dal precedente appuntamento svoltosi in Canada, contraddistinto dal primo successo in carriera colto da Thierry Boutsen al volante della Williams, il Circus della Formula 1 si presenta in Francia. Si tratta della pista di casa per Alain Prost, leader del mondiale con soli due punti di vantaggio sul campione in carica Ayrton Senna. Di lì a poco la rivalità fra i due sarebbe finita per esplodere definitivamente, dopo l'episodio al via del Gran Premio di San Marino che sembrava aver incrinato in modo irrimediabile il rapporto tra i due. Oltre ai due piloti della McLaren, a giocarsi le proprie chance per un posto al sole sono le Williams con Boutsen e Patrese, mentre la Ferrari va alla ricerca di un'identità perduta dopo il successo iniziale di Mansell a Rio de Janeiro, seguito da una serie infinita di ritiri.

TANTE NOVITA' AL VIA

Nonostante sia un appuntamento che precede il giro di boa della stagione, sono diverse le novità che la gara di Le Castellet presenta al via per quanto riguarda i piloti. Quella destinata a fare maggiormente discutere è l'ingresso del giovane francese Jean Alesi al posto di Michele Alboreto sulla Tyrrell: il motivo è da ricercarsi nel nuovo main sponsor della scuderia britannica, ovvero la multinazionale del tabacco Camel, la quale provoca la rottura con il pilota milanese, storicamente sostenuto dalla concorrente Marlboro. Il team del "boscaiolo" decide quindi di puntare sul pilota di Avignone, in quel momento leader del campionato di Formula 3000.

Ma l'avvicendamento in Tyrrell non è l'unico sulla griglia del GP di Francia 1989. Al Paul Ricard vi è anche l'esordio del promettente britannico Martin Donnelly sulla Arrows al posto di Derek Warwick, infortunatosi in una gara di kart. Inoltre, la Benetton sostituisce Johnny Herbert (ancora convalescente dopo l'incidente di Brands Hatch dell'anno prima) con il romano Emanuele Pirro, mentre la Larrousse piazza Eric Bernard al posto del connazionale Yannick Dalmas. La vigilia della gara è inoltre "scaldata" dall'annuncio del passaggio di Alain Prost in Ferrari a partire dall'anno seguente, con la McLaren che contestualmente rende noto l'ingaggio del ferrarista Gerhard Berger al suo posto.

IL CRASH DI GUGELMIN

Gli elementi per vivere una gara interessante sembrano esserci tutti, ed infatti le previsioni non vengono smentite sin dal via. Dopo una pole position conquistata sul filo di lana da Prost nei confronti di Senna, lo start della gara è destinato a passare alla storia per una delle carambole più spettacolari di sempre. Alla prima staccata, infatti, Mauricio Gugelmin semina il panico con la sua March, decollando prima sulla Williams di Boutsen e poi sulla Ferrari di Mansell, finendo la sua corsa a ruote all'aria. Il pilota brasiliano è indenne, ma sono molte le vetture coinvolte con i piloti costretti a ricorrere al muletto nella seconda partenza.

LA SORPRESA ALESI ED IL TRIONFO DI PROST

Il GP di Francia 1989 riparte dopo quasi un'ora, con lo stesso Gugelmin costretto a scattare dalla corsia box in compagnia di Mansell e Donnelly. Prost mantiene la testa al semaforo verde, mentre Senna dopo poche decine di metri è costretto a parcheggiare a bordo pista la sua McLaren per un guaio al cambio. A destare ben presto scalpore è la gara del debuttante Alesi, che recupera diverse posizioni e si porta nel gruppo alle spalle del leader. Mentre la Ferrari di Berger è costretta al ritiro, l'altra Rossa di Mansell regala spettacolo grazie ad una rimonta a suon di soprassi. I brividi non mancano: Nannini vede cedere di schianto la posteriore sinistra in fondo al rettifilo box, mentre Patrese è autore di uno svarione nel tentativo di difendere la seconda posizione dagli attacchi di Mansell.

Sul traguardo del GP di Francia 1989, Alain Prost trionfa con oltre 40" di vantaggio nei confronti di uno scatenato Mansell, mentre Patrese completa il podio precedendo un superbo Jean Alesi. A completare la zona punti anche Johansson con la Onyx e Grouillard su Ligier, con dodici vetture complessivamente al traguardo. Curiosamente, il giro più veloce della gara viene fatto registrare proprio da Mauricio Gugelmin, a suo modo protagonista nel bene e nel male. Grazie a questo successo, Prost consolida la sua leadership in campionato portandosi a +11 nei confronti di Senna, mentre la Ferrari ritrova la bandiera a scacchi seppur con il muletto utilizzato da Mansell, a distanza di oltre tre mesi dal successo nella tappa inaugurale in Brasile.

Marco Privitera