Il secondo week-end di Silverstone ha regalato una gara scoppiettante e dall'esito inaspettato, con Max Verstappen a salire sul gradino più alto del podio nel 70th Anniversary GP. Il pilota Red Bull ha sfruttato una strategia azzeccata e i guai di gomme delle Mercedes per cogliere il nono centro in carriera, rompendo così il monopolio della scuderia campione del mondo in questo inizio di stagione. Gara a due volti per la Ferrari, con Leclerc splendido quarto e Vettel ancora una volta fuori dai punti.

SUPER-MAX SUONA LA 'NONA'

Il Max che non ti aspetti. L'olandese della Red Bull sfodera una prestazione-super e si aggiudica con ampio margine il Gran Premio del 70° anniversario, portandosi al secondo posto in classifica mondiale. Dopo la partenza dalla quarta piazza, Verstappen è riuscito subito a scavalcare Hulkenberg per poi mettersi in scia alle due Mercedes, sin dai primi giri alle prese con problemi di blistering. La strategia e l'abilità a gestire gli pneumatici del pilota olandese hanno poi fatto la differenza, con la bandiera a scacchi che ha sancito il suo trionfo con un margine di oltre 11" nei confronti di Lewis Hamilton.

LE GOMME TRADISCONO MERCEDES

Se qualcuno in casa Mercedes si aspettava di poter "uccidere" il Mondiale dopo sole cinque prove, sarà rimasto sicuramente deluso. Oggi il team di Brackley non è apparso l'armata invincibile vista nelle gare precedenti, con Hamilton e Bottas sin dalle prime battute nei guai con la gestione delle gomme. Alla fine il britannico ha cercato di allungare il secondo stint, ma dai box gli è stato ordinato di rientrare per la sosta: a quel punto non ha potuto fare altro se non attaccare Leclerc e riportarsi a ridosso di Bottas, impossibilitato a resistergli nel finale.

ECCEZIONALE LECLERC

Insieme a Verstappen, però, l'altro grande protagonista della gara è stato sicuramente Charles Leclerc. Il ferrarista si è reso autore di un'altra prestazione maiuscola, cogliendo un insperato quarto posto dopo una gara in crescendo. Nonostante uno start difficile, il monegasco è riuscito a risalire nel corso della gara, completando alcuni sorpassi di assoluta qualità (su tutti, quello su Norris) e risultando a tratti addirittura il più veloce in pista. Alla fine, per lui è arrivata una quarta posizione sotto la bandiera a scacchi, conquistata con un solo pit-stop e chiudendo a soli 10" da Bottas.

VETTEL IN CRISI NERA

Tutt'altra storia per Sebastian Vettel, protagonista di una nuova giornata da dimenticare. La gara del tedesco è iniziata nel peggiore dei modi, con un testacoda alla prima curva figlio di un suo errore mentre era in lotta con Albon. Da quel momento, il ferrarista ha provato a risalire dal fondo, senza però mai dare l'impressione di avere un passo realmente competitivo. Per lui al traguardo solo una dodicesima posizione e la sensazione che il resto della stagione possa essere una lunga agonia.

LA GARA DEGLI ALTRI

Dopo qualifiche a dir poco complicate, gran bella gara di Alex Albon, che ha tirato fuori le unghie chiudendo al quinto posto. Discreto bottino di punti per le due Racing Point, con Stroll sesto davanti a Hulkenberg, anche se la zona podio rimane un miraggio. Nella top ten anche Norris, Ocon e Kvyat, mentre Gasly ha concluso una gara in versione-gambero, terminando solo 11esimo. Male Ricciardo, che con un testacoda ha gettato al vento punti importanti, mentre mai in gara per le posizioni che contano Williams, Haas e Alfa Romeo.

Tra una settimana la sesta gara nelle ultime sette settimane, con una Barcellona più che mai infuocata pronta ad accogliere per la prima volta la Formula 1 nel week-end di Ferragosto.

Marco Privitera