Al termine di una dura battaglia tra i muretti di Monte Carlo Stoffel Vandoorne si è preso la prima vittoria stagionale, riportando al successo la Casa di Stoccarda. Dietro di lui ha chiuso il poleman Mitch Evans, imperfetto nella gestione dell’energia della sua Jaguar, ma comunque in ottima forma dopo il dominio mostrato a Roma. A chiudere il podio è stato il leader della classifica Jean-Eric Vergne.

Mercedes a due volti, Stoffel imprendibile

Lo aveva detto prima delle qualifiche, Vandoorne, di sentirsi in ottima forma in vista della gara. La quarta posizione ottenuta in qualifica sembrava in qualche modo aver smorzato gli entusiasmi, ma il belga ha tirato fuori il massimo dalla sua Mercedes EQ, assicurandosi la vittoria finale. Perfetta la strategia per quanto riguarda gli attack mode, gestiti ottimamente anche in presenza della Safety Car.

Dall’altra parte del box argento, invece, c’è poco da sorridere. Il Campione del Mondo in carica Nyck De Vries ha terminato l’E-Prix di Monaco decimo, sensibilmente distaccato dal team mate e mai in lotta per le posizioni di vertice. Un solo punto portato a casa, e tanti pensieri per il giovane driver di casa Mercedes.

Secondo gradino del podio per Mitch Evans, che con la Jaguar nel finale non è riuscito a portare l’attacco a Vandoorne, ormai troppo distante. Il kiwi ha comunque messo in pista la solita grinta dopo aver ottenuto la pole position questa mattina, forse esagerando nella prima fase di gara e gestendo in maniera imperfetta l’energia. Peccato per il team mate Sam Bird, costretto al ritiro dopo poche tornate per problemi alla sua vettura.

Il leader del campionato Jean Eric Vergne ha chiuso infine terzo, dopo una gara passata in lotta con la Envision di Robin Frijns (quarto alla fine) e con il team mate Da Costa. Il francese si è visto tarpare le ali dalla prima Full Course Yellow di giornata, che ha fatto il suo ingresso mentre stava sfruttando il secondo attack mode.

Notte fonda in casa Porsche

Ancora una volta, il weekend monegasco si è trasformato in un vero e proprio incubo per il team Porsche. Nell’arco di due giri, entrambi i piloti sono stati costretti al ritiro, seppur per ragioni diverse. Il primo è stato Pascal Wehrlein che, dopo un’ottima prima fila conquistata in qualifica, ha visto la propria powertrain ammutolirsi proprio mentre guidava la gara al 18° passaggio.

Alla ripartenza dalla Full Course Yellow scaturita da questo episodio, Andrè Lotterer è invece stato spinto a muro da Oliver Rowland a St. Devote. L’inglese ha perso il controllo della sua Mahindra nel tentativo di sorpasso sul tedesco, che ha così perso tutte le possibilità di prendere punti importanti per il campionato.

Da sottolineare il buon nono posto di Jake Dennis, preceduto da Sebastien Buemi. Antonio Giovinazzi ha invece chiuso in quattordicesima posizione, facendo segnare il miglior risultato stagionale, segno di una crescita che comincia a dare i suoi frutti.

Appuntamento con il circus elettrico tra due settimane, per il doppio round di Berlino, nella suggestiva cornice dell’aeroporto di Tempelhof.

Nicola Saglia