Monza e G-Drive, un binomio vincente. Si potrebbe sintetizzare così il weekend brianzolo dell'ELMS, che sul tempio della velocità ha visto la compagine russa bissare il successo della passata stagione. Rusinov-van Uitert-Nato hanno portato al successo la Aurus #26 davanti alla Oreca #28 di Idec e alla Ligier #32 di United Autosport. Tra le GT successo per Cairoli e Pera con la Porsche.

Un successo, quello del team G-Drive, che riscatta il quarto posto non proprio soddisfacente del primo appuntamento stagionale al Paul Ricard. A differenza dell'anno passato la gara italiana è stata più combattuta, con diversi protagonisti che hanno venduto cara la pelle. Dopo una qualifica non esaltante, la Oreca di Idec Sport affidata a Lafargue-Chatin-Rojas e la Ligier di United Autosport di Cullen-Brundle-Owen sono infatti rinvenute nella seconda parte di gara, andando a contendere la prima piazza alla Aurus arancione.

Un ultimo stint impeccabile di Nato ha però respinto qualsiasi tipo di attacco, lasciando i diretti inseguitori a lottare per il secondo posto. Una bagarre non di minor interesse, considerando il bel sorpasso della vettura numero 28 a circa un'ora dal termine. Momento decisivo della gara è stato comunque il secondo pit stop del team G-Drive, effettuato in regime di safety car, con il quale la Oreca è balzata al comando beffando tutti i suoi rivali. Tra questi, per buona parte della 4 Ore di Monza è stata anche l'altra Oreca #39 del team Graff con Gommendy-Cougnaud-Hirschi. Essi sono stati penalizzati da una strategia non eccellente, che alla fine li ha portati al quinto posto assoluto dietro anche al secondo esemplare di Ligier del team United, affidato a Hanson-Albuquerque. Gara difficile anche per il team Duqueine, in lizza per le posizioni importanti ad inizio gara, ma scivolata al sesto posto finale. Non è andata meglio al team Dragonspeed, vincitori nel primo appuntamento francese ma primi nella lista dei delusi in questa domenica. Hedman-van der Zande-Allen non sono andati oltre al decimo posto, complici alcuni problemi, dopo essere stati anch'essi tra i primi nella prima metà di gara.

Gara da dimenticare anche per il team Cetilar, che ha visto la sua corsa rovinata subito al primo giro per una foratura. Il calvario è poi proseguito poco dopo con ben quattro soste nel giro di un'ora e mezza, che hanno spinto Sernagiotto-Belicchi-Lacorte al ritiro definitivo. Passando all'LMP3, è arrivata una vittoria a sorpresa per il team Eurointernational. Basta pensare che la Ligier #11 non aveva disputato le qualifiche per problemi tecnici, e partendo dal fondo Jensen-Petersen sono riusciti nella grande rimonta. Dietro di loro hanno chiuso le altre Ligier della Inter Europol e della United Autosports. Delusione invece per il team Oregon, con Fioravanti-Grinbergas-Bontempelli afflitti da problemi di vario genere dopo una prima parte di gara da assoluti protagonisti.

La bandiera tricolore nel round di casa dell'ELMS è stata tenuta alta nella LM-GTE grazie a Matteo Cairoli e Riccardo Pera che, insieme a Richard Ried, hanno portato al successo la Porsche #77 del team Proton-Dempsey. Un weekend contornato alla grande dopo la fantastica pole del comasco nelle qualifiche di sabato. Sul podio anche altri due italiani con le Ferrari di Segal-Cressoni-Lu del team Jmw e Pier Guidi-Nielsen-Lavergne con quella del team Luzich. Giù dal podio invece, dopo aver comandato per diverso tempo nelle fasi centrali, la Porsche #56 del team Project 1 con Roda-Perfetti-Bergmeister al volante.

Con il team G-Drive balzata al comando della classifica con i suoi 38 punti (due in più rispetto a Idec e 12 su Dragonspeed) l'European Le Mans Series tornerà in azione nel weekend del 20 luglio a Barcellona dopo l'appuntamento clou di tutto il calendario endurance: la 24 Ore di Le Mans.

Alessio Sambruna