Gli uomini di IDEC Sport vincono la 4 Ore di Portimao e sono campioni 2019 dell’European Le Mans Series: per la prima volta in quattro anni, il campionato vede un vincitore diverso da G-Drive Racing. La 4 Ore è stata caratterizzata da una partenza col botto, per un incidente alla quinta curva del primo giro, che ha causato l'esposizione della bandiera rossa.

Phil Hanson è scattato bene dalla pole position conseguita il sabato, seguito da James Allen e Ryan Cullen, ma alla curva 5 Jack Manchester, alla guida della Dallara di Carlin, si è girato e, a catena, è stato urtato dagli inseguitori.

Christian England, con la Ligier LMP3 dello United Autosports, ha colpito in pieno Manchester, così come la Porsche di Christian Ried (in pole nella GTE), coinvolgendo anche la Norma dell’Oregon Team di Damiano Fioravanti, l’altra Porsche Proton guidata da Steffen Gorig e le Ferrari di JMW e di Kessel, condotta da un equipaggio interamente femminile.

Gara sospesa con bandiera rossa e corsa ai box per la Ferrari guidata da Manuela Gostner: sfortuntamente, però, non riprenderà la gara, così come tutte le altre vetture coinvolte, a parte la Ferrari 488 GTE del team britannico. La gara riprende in regime di safety car dopo oltre 50’ di interruzione. La lotta per il titolo 2019 vede l’Oreca IDEC in quinta posizione con Paul Lafargue, mentre Roman Rusinov, che insieme a Job van Uitert vanta ben 13 punti di vantaggio sull’equipe transalpina, è in ottava posizione.

Buon avvio per Eurointernational, che in pista perderà il duello con Inter Europol per la corona nelle LMP3, recuperandolo fuori: il team italiano battente bandiera statunitens giunge settimo al traguardo, ma Inter Europol viene penalizzata, consentendo a Eurointernational di guadagnare la sesta posizione e vincere il titolo LMP3.

Nelle GTE è Sergio Pianezzola a prendere il comando, seguito dal neocampione Fabien Lavergne e dalla Porsche Ebimotors di Gianluca Giraudi. Proprio in GTE le prime schermaglie tra le due Ferrari di Spirit Of Race e JMW, in lotta per il secondo posto finale che vale un invito a Le Mans: la 488 in giallo ha ancora una volta la peggio, ma può ripartire dopo una nuova sosta ai box.

Il nuovo colpo di scena arriva al giro di boa: un contatto tra l’Oreca del Cool Racing e la Ligier LMP3 dell’RLR MSport, finite entrambe nella sabbia di curva 10, porta alla neautralizzazione della gara.

Filipe Albuquerque prende il controllo della corsa su Memo Rojas e Timothè Buret, mentre Job van Uitert, subentrato a Rusinov, inizia la rimonta dalla sesta piazza fino a trovarsi alle spalle del messicano, che riesce a sopravanzare (per la seconda posizione) a un'ora dal termine. La manovra, che costa all’Oreca IDEC tre posizioni, viene però giudicata scorretta dalla direzione gara e viene sanzionata da un drive-through.

L'avvicinamento delle vetture a causa del nuovo intervento della safety car, chiamata per l'uscita di pista di Richard Bradley con l’Oreca del Duqueine Engineering, ha permesso a Paul-Loup Chatin, incaricato dello stint finale per IDEC, di avvicinarsi e conquistare la prima posizione, sorpassando Hanson a mezz'ora dalla fine delle 4 Ore.

Nel frattempo, in GTE Nicklas Nielsen aveva già preso la testa della categoria sulla Ferrari Luzich, seguita dalla Porsche di Ebimotors di Fabio Babini, sopravanzata poi dalla Ferrari di Andrea Piccini, che consolida il terzo posto con la difesa di Marco Frezza.

Le ultime fasi di gara vedono la rimonta di Hanson, che giunge a mezzo secondo da Chatin, e in terza posizione Tristan Gommendy, vincente nella lotta con Alex Brundle sulla seconda Oreca UA. La classifica generale vede la vittoria del titolo da parte di IDEC per 105 punti contro i 101 del team russo, sempre leader e vincente negli ultimi quattro anni.

In GTE, dietro la Ferrari del Luzich Racing, alla quarta vittoria in sei gare, si aggiundica il secondo posto in classifica generale la Porsche del Dempsey-Proton di Matteo Cairoli, Riccardo Pera e Christian Ried, nonostante si sia ritirata subito al primo giro, precedendo di due lunghezze (76 punti contro 74) la Ferrari del JMW, arrivata staccata e quinta al traguardo.

Termina cosi la European Le Mans Series 2019, anche se molti protagonisti saranno in pista già il 24 novembre a Shanghai per il primo appuntamento dell’Asian Le Mans Series 2019-2020. Perl l’ELMS 2020 ci sarà da attendere la primavera, con i test colletivi del 30-31 marzo, per poi rivedere i semafori verdi accendersi il 5 aprile 2020 con la 4 Ore di Barcelona.

Anna Mangione