L'unica presenza italiana nel Circus, almeno per quanto riguarda il fronte piloti, sarà costituita nel 2013 da Davide Valsecchi, fresco d'ingaggio in qualità di terzo pilota Lotus. Il neo-campione Gp2 spera così di poter seguire le orme di Bottas e Gutierrez, collaudatori nel 2012 rispettivamente in Williams e Sauber e poi promossi al ruolo di titolari. Certo, fa riflettere il fatto che piloti giunti alle spalle del brianzolo nella serie cadetta abbiano trovato già da quest'anno l'opportunità di disputare dei Gran Premi (vedi i vari Chilton e lo stesso messicano della Sauber), ma di sicuro non è stato il talento a fare la differenza. Ma ecco le parole pronunciate da Davide nella prima intervista ufficiale rilasciata da test-driver Lotus.

Come è stato il tuo approccio con il nuovo team e come è nata l'idea di sceglierti come terzo pilota?

Il test ad Abu Dhabi è stato fantastico, proprio nella pista dove pochi giorni prima il team aveva ottenuto la vittoria con Raikkonen. La macchina era incredibilmente competitiva, ed è stata per me una grande opportunità. Avevo appena conquistato il titolo nella Gp2, ho dato il massimo ed il risultato è stato molto positivo. Il feeling con il team si è dimostrato subito molto buono e mi ritengo fortunato per il fatto che in seguito sia stato scelto come pilota di riserva: darò il massimo durante la stagione per dimostrare che è stata la scelta giusta.

Qual è l'importanza di crescere all'interno della scuderia in qualità di Young Driver?

Per me rappresenta sicuramente un passo in avanti nella mia carriera, perchè dopo aver vinto in Gp2 questa rappresentava sicuramente la migliore opzione per me disponibile. Cercherò di imparare le strategie, lo stile di guida e spendere tutto il mio tempo per cercare di crescere in seno al team. Poi vedremo a fine stagione se ci sarà qualcosa di ancora più importante da dover apprendere.

Come valuti l'importanza di ottenere un sedile in Formula 1 al giorno d'oggi?

Ci sono stati Gutierrez e Bottas che hanno ottenuto il posto da titolare dopo un anno di collaudi, pertanto io proverò a fare altrettanto qui in Lotus. Di sicuro non è una cosa facile, anche perchè dopo una stagione di test occorre ritrovare il giusto feeling con le corse. Ma l'esperienza accumulata durante le prove private non può che facilitare questo processo.

Quale sarà il tuo ruolo all'interno del team?

Aiuterò la scuderia nel modo che mi verrà richiesto, di sicuro farò degli aero-test, prove al simulatore e qualche test in pista. Farò tutto ciò che sarà necessario: il mio obiettivo è quello di migliorarmi come pilota e di aiutare il team ad ottenere migliori risultati. Cercherò di fare del mio meglio e di usare tutte le chance a mia disposizione per crescere, lavorando duramente nel corso della stagione con professionalità e costanza: poi a fine anno vedremo cosa accadrà.

Quali opportunità hai ricavato dal fatto di aver conquistato il titolo in Gp2?

In Italiaal momento la situazione economica non è molto favorevole, di conseguenza è diventato più difficile conquistare un posto in Formula 1, ma di sicuro l'aver vinto in Gp2 ha rappresentato un passo fondamentale per poter essere qui oggi. Insieme al team abbiamo portato a termine una stagione fantastica, e personalmente credo di essere diventato più completo come pilota: quando arrivano i risultati tutto diventa più facile. Adesso manca solo il passaggio finale per diventare ciò che ho sempre sognato: aspettiamo e vedremo".

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