Quest'oggi la Dakar ha viaggiato sulla sabbia e sulle dune della Haradh-Shubaytah, tappa marathon, che quindi non ha consentito ai piloti di ricevere assistenza una volta arrivati al bivacco. 608 chilometri, di cui 534 di speciale, annullata dopo il check point 4 a causa del vento fonte al chilometro 223.

Dominio Honda con Joan Barreda: lo spagnolo si è preso la leadership già dai primi metri ed ha imposto un ritmo forte, non lasciando spazio agli avversari. L'interruzione è arrivata nel momento giusto, perché il leader Ricky Brabec stava recuperando alla grande. Lo statunitense ha limato un minuto e mezzo di svantaggio, restando però attardato di 1'07”. Terzo, sempre su Honda e dopo un buon recupero, Kevin Benavides, a 2'31”. Annegano nella polvere le tre Ktm di Price, Walkner e Benavides, segnando forse la fine dello strapotere che dura da 31 anni, a meno di clamorose sorprese.
I nostri portacolori oggi hanno fatto segnare un undicesimo posto con Maurizio Gerini, 22° Jacopo Cerutti; Alessandro Barbero 43° e Mirko Pavan 46°.

Domani si entrerà nell'immenso deserto di Rub' al Khali, tappa difficilissima a detta del grande Carlos Sainz, dove è molto semplice perdere l'orientamento dicendo addio ai sogni di gloria.

Davide Pizzighello