Dopo 12 tappe e interminabili chilometri fatti di trasferimenti e prove speciali, passando per Argentina, Cile e Bolivia, si è conclusa anche l’edizione 2015 della Dakar. Al di là dei verdetti emanati dal cronometro, che hanno fatto registrare il successo di Al Attiyah tra le auto e di Coma nelle moto, si è trattato di una gara che ha riservato come sempre piccole e grandi sorprese e, purtroppo, anche brutte notizie, come la morte del motociclista polacco Hernik.

Auto: tra i due litiganti il terzo gode.

Tra le auto, è stato un successo di Mini che ha piazzato tutte le sue ALL4 al vertice della classifica generale, interrotto solo dalla seconda posizione della Toyota. In partenza i favoriti d’obbligo erano Nani Roma e Stephane Peterhansel con la nuovissima Peugeot 2008DKR. Tra i problemi avuti da Roma e le magagne tecniche di Peterhansel per via della gioventù dell’auto, ecco però spuntare il principe qatariota Al Attiyah, che già dopo le prime prove si è messo al comando della classifica senza più mollarlo. Alla fine è giunto a Buenos Aires in terza posizione di speciale ma vincendo la classifica generale. Fuori causa, invece, Carlos Sainz, partito alla grande con la debuttante Peugeot ma poi finito a ruote all'aria per il secondo anno consecutivo.

Moto: Marc Coma ancora primattore.

Se tutta la prima parte aveva sorriso a Barreda e alla Honda, Marc Coma ha recuperato tutto lo svantaggio sul suo connazionale grazie ai problemi tecnici avuti da Barreda nelle ultime prove speciali, con quest'ultimo tradito anche dal motore della sua Honda che lo ha appiedato sul più bello. E così Marc Coma si è aggiudicato la sua quinta Dakar in sella ad una moto. Buona la prova della spagnola Laia Sanz che ha chiuso nona in classifica generale mentre Barreda ha chiuso al 17° posto

Quad e Camion: solita storia

Nei quad il successo in classifica generale è andato al polacco Sonik su Yamaha, che ha chiuso davanti all’argentino Ferioli sempre su Yamaha e al boliviano Nosiglia su Honda. L’unico vero avversario per Sonik è stato il cileno Casale, vincitore nel 2014, fino a quando quest'ultimo è rimasto in gara.
Nei camion è stato un monopolio Kamaz, con il bel duello interno tra Mardeev e Nikolaev. Alla fine è stato Mardeev a trionfare davanti a Nikolaev per “soli” 12 minuti. Terzo Karginov a 48 minuti, quarto Lorpais su Man e quinto Sotnikov ancora su Kamaz.

Marco Pezzoni

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