Nel salotto in rosa di ‘Speedy Woman’ è stata nostra ospite sui canali di LiveGP.it una delle giornaliste più conosciute in ambito motoristico. Una vera e propria donna del motorsport a 360°, nonché prima inviata ai box: Claudia Peroni.

Passione e determinazione hanno da sempre mosso la mitica giornalista. Pilota di rally per oltre 10 anni, cronista e telecronista, ci ha raccontato il paddock ai tempi di Senna e Schumacher. Aneddoti raccolti anche nel suo libro, "La donna dei box", pubblicato qualche anno fa.

Ricordi speciali che Claudia Peroni ha voluto condividere con noi, in una chiacchierata che ha raccolto memorie di un paddock in cui fare amicizia era più semplice. "Mancano tanto nel paddock di oggi i rapporti umani, negli anni 90 era più semplice, l'amicizia ci legava. Ricordo di tante serate passate con piloti e team manager a scherzare, l'atmosfera era diversa".

Il ruolo della donna nel motorsport e nel giornalismo è cambiato. Con lei abbiamo riflettuto su come sia avvenuta questa mutazione ascoltando le parole di un'esperta che ha vissuto il paddock dentro e fuori l'abitacolo.

"Ho corso nei rally per amore. Iniziai da giornalista e poi il cuore mi ha avvicinato ai rally. Ricordi meravigliosi, uno su tutti essere arrivata nona in una gara europea dove a vincere fu Carlos Sainz Senior, un pilota bravissimo, il migliore!"

Punta di diamante di un tridente che ha accompagnato tanti tifosi al timone di Grand Prix, con Guido Schittone e Andrea De Adamich. Claudia ha ricordato con noi la sua prima trasferta in cui ha rotto il ghiaccio cercando di intervistare in griglia Ayrton Senna. Il campione brasiliano si raccoglieva in momenti quasi religiosi prima del via, sembrava inarrivabile, ma in quell'occasione scese dall'abitacolo per concedere poche parole prima della partenza. Era il GP del Sudafrica.

"Quando alla mia prima trasferta cercai di intervistare Ayrton Senna in griglia nonostante fosse sempre restio in quei momenti, Andrea De Adamich mi disse scherzando che quella poteva essere la mia prima e ultima apparizione e invece poi abbiamo proseguito anni".

Nelle sue parole passione, nostalgia e tanti aneddoti, anche con team manager del calibro di Jean Todt e Flavio Briatore.

Claudia Peroni ci ha raccontato come per lei fare la giornalista sia più difficile ora rispetto al passato. Negli anni '80 e '90 creare legami al di fuori dei momenti di gara era più facile, ora invece avvicinare gli addetti ai lavori risulta più complesso.

Ora le donne nel motorsport sono molte di più e Claudia è felice di questo. Tuttavia si mostra scettica sul fatto che le donne possano ricoprire ogni ruolo possibile, anche per via del pericolo che il mondo dei motori può portare al suo interno.

Recentemente, oltre alla F1 anche la Formula E si è aggiunta al suo "curriculum" agonistico, e nel suo futuro il legame al mondo del motorsport elettrico continuerà. Claudia Peroni porta con sé da sempre la passione per i motori che ha saputo declinare in tanti ambiti e aggiornare rimanendo al passo coi tempi. Con la fine del lockdown la rivedremo presto aalle prese con i suoi consueti impegni motoristici.

E' stato un grande onore aver avuto con noi un volto mitico della F1 come Claudia Peroni a Speedy Woman. Un'occasione per poter rivivere momenti del passato e sentire quanta passione ci sia dopo anni di esperienza e grandi successi nel motorsport.

GUARDA QUI LA PUNTATA DI ‘SPEEDY WOMAN’ CON CLAUDIA PERONI: https://www.youtube.com/watch?v=8sowYGkCJDU&t=13s Anna Mangione