Gara-1. Quando i semafori si sono spenti per la prima manche, Bortolotti ha mantenuto la prima posizione con qualche metro di vantaggio su Riberas e Albert Costa, mentre dietro Simon Gachet ha terminato subito la sua gara nella ghiaia. L'italiano ha cominciato ad accumulare un piccolo vantaggio, aiutato anche dalla lotta dei due spagnoli Riberas e Costa per la seconda posizione, con quest'ultimo che ha provato diverse volte a sopravanzare il connazionale senza però riuscirci. Intanto nelle retrovie è avvenuto un incidente tra Piti Bhirombhakdi e Rinat Salikhov che ha innescato l'ingresso della Safety Car in pista. Quando la corsa è ripresa, Bortolotti ha subito cominciato a recuperare il vantaggio annullato dalla vettura di sicurezza, mentre Riberas si è fermato ai box per la sosta.

Bortolotti ha fatto diversi giri prima di rientrare a sua volta e lasciare il proprio posto a Engelhart, il quale è riuscito ad accumulare un vantaggio di tre secondi sul primo inseguitore. Dopo il valzer delle soste, in pista si è scatenato il duello tra Vanthoor e Caldarelli, in cui si è verificato anche un piccolo contatto senza conseguenze per le vetture dei due piloti. Ma a scatenarsi è stato anche Marciello, che dopo aver ereditato la 88-AKKA ASP Mercedes da Meadows, ha rimontato dall’undicesimo posto fino al quarto posto finale. La gara sembrava essere terminata con la vittoria di Engelhart e Bortolotti, ma i commissari hanno rilevato che Engelhart indossava il dispositivo Hans sopra le cinture di sicurezza e non al di sotto, violando così l’articolo 120 del regolamento sportivo Blancpain GT Series 2018. I commissari hanno quindi deciso di dare una penalità di dieci secondi a Borlotti e Engelhart, i quali hanno così perso la vittoria. A vincere la gara sono stati i secondi classificati Riberas e Mies, mentre in seconda posizione Stevens-Vanthoor e a chiudere il podio Caldarelli-Perez Companc.

Gara-2. Dopo la penalità scontata nella prima manche, per Bortolotti-Engelhart è arrivata addirittura la beffa dell'esclusione dalla seconda gara, a causa delle intemperanze del pilota teutonico, il quale dopo il traguardo aveva volontariamente distrutto la schedina SD della sua on-board camera. Al via della seconda manche, Luca Stolz è partito dalla pole position e ha tenuto la sua posizione durante il primo giro, mentre Marciello ha subito preso la seconda posizione dopo un duello ruota contro ruota con Vanthoor. Dopo aver perso il duello con l'italiano, Vanthoor è andato largo e ha subito una foratura, mettendo fine alla sua gara.

Marciello si è quindi messo al inseguimento di Stolz, mentre dietro Mies partito dalla 13° posizione, in seguito a un incidente in qualifica, è salito in nona posizione, prima di lasciare il volante al compagno Riberas dopo la sosta. Quest'ultimo ha velocemente sopravanzato Perez Companc, mentre anche Stolz e Marciello si sono fermati ai box per la loro sosta. L'italiano ha lasciato la sua Mercedes nelle mani di Meadows che è riuscito ad uscire davanti a Haupt, guadagnando così la prima posizione. Intanto, dietro Riberas ha continuato la sua marcia di avvicinamento per superare Schothorst e prendere così il quarto posto, che sarebbe stato sufficiente per garantirgli il titolo Sprint Cup.

A pochi minuti dal termine della gara, Riberas ha lanciato un attacco disperato su Schothorst riuscendo a superarlo, ma quest'ultimo ha subito reagito arrivando al contatto e l'Audi di Riberas è finita dentro la ghiaia forando uno pneumatico. Riberas è stato costretto a tornare ai box, consegnando il titolo Sprint Cup a Marciello e Meadows, che hanno tagliato il traguardo in prima posizione. A completare il podio troviamo Haupt-Stolz davanti a Gachet-Haase. La categoria Pro-Am è stata vinta dalla Ferrari 488 della Rinaldi Racing # 333 con David Perel che ha guadagnato 10 posizioni durante il primo giro, mentre il titolo Pro-Am è stato conquistato da Markus Winkelhock e Nyls Stievenart.

Chiara Zaffarano