Una sfida all'ultima curva. Un duello infinito. Una battaglia tra i due piloti probabilmente più completi presenti nel panorama della Formula 1. Il Mondiale 2012 è vissuto sotto il segno dell'incertezza. Dopo la prima parte di stagione, che ha visto ben sette trionfatori diversi nelle prime sette gare, alla distanza sono emerse le ambizioni e la sete di vittoria dei due grandi rivali: Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Una rivalità quasi atipica la loro, ben lontana dalle aspre competizioni che in passato avevano animato la lotta per il titolo: basti pensare ai duelli Senna-Prost, Mansell-Piquet, Schumacher-Hill o anche, parlando di tempi più recenti, Alonso-Hamilton nell'annata 2009. Alonso e Vettel invece si rispettano reciprocamente: non si amano ma di certo non si detestano, tant'è vero che la contesa ha raggiunto molto raramente, sia in pista che sui giornali, apici di tensione "allarmanti": forse, da questo punto di vista, l'episodio-clou è stato in concomitanza con l'unico vero duello tra loro di quest'anno quando, al Gran Premio d'Italia, Vettel ha stretto Alonso verso l'esterno, impedendo il tentativo di sorpasso di quest'ultimo e costringendolo a mettere due ruote sull'erba ad oltre 300 orari. Per il resto, dal punto di vista delle dichiarazioni e dei rapporti con la stampa, i due sono radicalmente diversi. Alonso sa usare molto bene i media, i suoi tweet sono quotidiani, legge spesso i giornali ed usa intelligentemente la stampa come mezzo per lanciare opinioni mai banali: vuoi per spronare la propria squadra, vuoi per punzecchiare qualche avversario. Ed è arrivato proprio dall'asturiano, semmai, qualche tentativo di alzare l'asticella dello "scontro": ad esempio, sottolineando come a suo giudizio le vittorie di Vettel deriverebbero in gran parte dall'efficienza della Red Bull, piuttosto che dalle doti di guida del tedesco. Affermazioni alle quali Vettel si è limitato a fare orecchie da mercante, com'è nel suo stile: mai una dichiarazione ad effetto, rapporto con i media limitati all'essenziale, nessun utilizzo dei social network. A vederlo da fuori, sembrerebbe quasi un prodotto pre-confezionato Red Bull, ma in realtà, chi conosce più da vicino Vettel afferma che tutto ciò derivi dal fatto che il tedesco sia perennemente concentrato sul proprio lavoro, e per questo volutamente voglia evitare qualsiasi fonte di distrazione. Due stili diversi, dunque, non solo in pista ma anche fuori. Ma anche due campioni indiscussi, due protagonisti assoluti del presente e del futuro della Formula 1. Alonso e Vettel, la battaglia continua.

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