Fernando Alonso torna al centro dell’interesse dei media e del Circus della Formula 1. Non certo grazie al suo undicesimo posto ottenuto a Suzuka, ma a queste parole, urlate in mondovisione, via radio alla sua squadra: “Motore da GP2, woah!”, riferendosi al propulsore Honda proprio nella gara di casa del motorista giapponese.
Parole pesanti che fanno pensare che il secondo matrimonio tra Alonso e la McLaren si sia già incrinato in maniera pesante e che possa andare verso la rottura definitiva.
Già dopo il weekend di Singapore, infatti, circolavano "pazze" voci di mercato che volevano Alonso lasciare la McLaren per andare in Red Bull, o addirittura intenzionato ad abbandonare la Formula 1 per trasferirsi nel WEC insieme al suo amico Mark Webber.

Tutte voci di mercato che si rincorrono e che aprono mille spiragli sul futuro dell’ex campione del mondo, soprattutto alla luce di quanto accaduto in Giappone.
Ron Dennis, visibilmente alterato dalle parole del suo pilota, ha cercato di attutire i toni e le polemiche sollevate dallo spagnolo: "Non voglio criticare i piloti per le frustrazioni, ma ne parleremo a porte chiuse. Certo le parole di Fernando Alonso non sono state molto costruttive, ma è un pilota che vive di passione e qualche frustrazione può capitare. Non sono troppo arrabbiato per il suo comportamento e non lo giustifico, ma ci sarà modo di parlare in una sede privata”. Parole che lasciano intuire una lunga chiacchierata tra Alonso, i vertici del team inglese e della stessa Honda per chiarire la situazione e tentare di risaldare quel rapporto che sembra essersi crepato nel profondo.

Lo stesso Alonso ha cercato di calmare le acque scrivendo sul suo profilo Twitter queste parole in lingua spagnola: “Riprendo alcune cose che non si vogliono capire: è stato il terzo risultato migliore della stagione! Continuiamo a lavorare al massimo. È ovvio che quando si lotta nelle retrovie è difficile perché vogliamo vincere e a volte trasmettono i team-radio più delicati, mentre altre volte questo non accade, e dovrebbero essere cose che restano tra pilota e team. Che nessuno dubiti perché ho un contratto triennale con la McLaren Honda e la mia carriera finirà con questa squadra, con cui spero di vincere tutto”.

Parole che vogliono allontanare ogni dubbio sul futuro dello spagnolo, ma sappiamo bene che Fernando quando correva in Ferrari dichiarava spesso che il team di Maranello sarebbe stata l’ultima scuderia con cui avrebbe corso, dunque queste parole non chiudono del tutto le voci di mercato.
Del resto i vertici dell’Honda, che hanno voluto lo spagnolo in McLaren a tutti i costi, non avranno gradito le esternazioni di Alonso dette proprio nella gara di casa, le quali potrebbe influenzare il futuro del pilota.

Un tempo i latini dicevano: “verba volant scripta mament” ma questo detto non sembra valere in un mondo come quello della Formula 1.
Un mondo che non ha avuto riguardi nemmeno nei confronti di un campione come Alain Prost nel 1991, quando proprio nel Gran Premio del Giappone dichiarò a fine gara che la sua Ferrari aveva la stessa guidabilità di un camion. Fu l’ultima gara con la scuderia di Maranello per il francese, licenziato in tronco e sostituito dall’italiano Morbidelli. Prost sarebbe poi tornato in Formula 1 dopo un anno sabbatico e vinse il suo ultimo titolo mondiale con la Williams.
Oggi il "camion" si è evoluto in "Gp2" e non sappiamo quale effetto avranno queste parole sulla carriera del pilota spagnolo: non ci resta che aspettare futuri sviluppi di questa vicenda.

Chiara Zaffarano

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